Se pagate una multa vi ritrovate d’incanto nel Medio Evo

Non prendete una multa a Lodi, altrimenti vi ritroverete d’incanto nel Medio Evo. Sembra infatti che il Comune di Lodi abbia bloccato la funzione relativa all’incasso di pagamenti telematici dal conto corrente destinato alle violazioni del codice della strada contestate dalla polizia locale. Una funzione che in passato era normalmente attiva e che evitava dolorosi pellegrinaggi negli uffici di Poste Italiane. Che, soprattutto in agosto, non abbondano di sportelli. Così, dopo aver ritrovato nei giorni scorsi un “preavviso di accertamento” lasciato da un solerte ausiliario in un’area a strisce blu in cui c’erano solo 4 auto in sosta, a fronte di una quarantina di stalli liberi, ho provato più volte a pagare, come sempre, attraverso la funzione on line di un primario istituto bancario, ma, a differenza di quanto avveniva in passato, la risposta era che “probabilmente il conto corrente postale di accredito non è abilitato ai pagamenti on line”. Ora, avendo saputo che in passato c’erano stati problemi anche per pagamenti effettuati attraverso sportelli bancari della Popolare di Lodi, sono andato con il mio bollettino in posta. Ufficio di via San Bassiano chiuso al pomeriggio, ufficio di viale Italia chiuso due giorni a settimana. Resta via Fascetti, dove, dopo una coda, bigliettino alla mano, di 43 minuti, compresa l’attesa per il precedente utente che, dovendo fare un semplice versamento sul proprio libretto postale, è stato trattenuto per 12 minuti allo sportello (“problemi di computer”, lamentava l’addetta), riuscivo finalmente a pagare i 24 euro di sanzione. Con l’avvertenza di conservare poi tutto per cinque anni perché in passato era già capitato a diversi lodigiani di vedersi richiedere dopo due mesi multe già pagate.Ora, perché il Comune di Lodi vanta connessioni Internet senza fili disponibili in più punti della città e poi taglia un servizio, cioè il pagamento via Internet delle multe, che ha sempre offerto? Forse si pensa di aiutare l’economia pubblica impegnando Poste Italiane in un lavoro che è inutile, visto che i minuti spesi dall’impiegato per incassare un pagamento che può essere fatto da soli via computer potrebbe essere invece destinato a utenti anziani o ad altre incombenze? E soprattutto si calpesta il tempo dei cittadini, obbligati a perdere un’ora della lora vita per pagare un bollettino oltre a venir costretti a pagare per usare l’auto, per lavoro, nella propria città, in situazioni in cui l’unico risultato del parcometro è di fare cassa, e non certo di garantire posti liberi, visto che in questo periodo di posti ce ne sono in abbondanza. È la burocrazia che ha bisogno di complicare le cose per alimentarsi.Distinti saluti

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