Scandaloso che il sabato non ci sia neppure un ortopedico

Buongiorno Direttore, sono ancora qua a sollecitarLe una problematica di una struttura ospedaliera del Lodigiano. Codogno. Non avrei mai, dico mai, voluto, avere a criticare (dopo Casale) l’unica struttura di cui potevamo fidarci noi (2) figli, abitanti a Milano, di coniugi ultra ottantenni abitanti a Casale, nostro paese di nascita. Purtroppo, mi debbo ricredere! Arrivo ai fatti. Sabato mattina, mia mamma in casa, inciampa, e cadendo si frattura il polso sinistro. Dopo due ore, accompagnata da mio cognato e sorella la mamma è al pronto soccorso di Codogno. Preciso un particolare: i miei abitano a 100 metri dall’ospedale di Casale, ma come ben sappiamo una struttura come quella di Casale serve principalmente al sesto piano per oncologia, e per alcune analisi del sangue e qualche radiografia (!!!???!!!), ma anche di questo con il direttore sanitario abbiamo avuto occasione di parlarne, e il risultato è lì. Torniamo all’episodio: pronto soccorso, radiografia, diagnosi: lieve frattura composta del polso sinistro, ma comunque da ingessare. Bene, anzi male, comunque bisogna farlo. Bene! Si però dobbiamo fasciarla, stretta con stecca, perché in questo momento non c’è nessun ortopedico che possa ingessare!! All’istante i miei non hanno realizzato l’accaduto, agitazione, frenesia, mio padre che continua a telefonare per l’ossessione del possibile ricovero di mia madre. Mentre tornano a casa ci sentiamo al telefono e mi racconta l’accaduto. Sono diventato rosso e rispondendo subito: domani mattina vado io a Codogno, poi mi sono messo a pensare. Domenica mattina, reparto ortopedia, applicazione del gesso. Tempo per l’applicazione: 10 minuti compresa la stampa del referto, impegnativa per il futuro taglio del gesso. Questo è quanto, per il racconto.

Ora se mi è consentito passerei alle mie riflessioni, per proporre alcune domande dirette al direttore sanitario. Questo signore avrà dato (in quanto responsabile) delle precise direttive sul comportamento del personale quando succedono questi disservizi, o no? Ma questo signore sa cosa vuol dire per una persona di 82 anni rompersi un polso.

Ah!, una precisazione: mia mamma non è andata a cercarsi l’occasione per rompersi il polso. Questo sia ben chiaro! Fortunatamente i miei hanno due figli che possono intervallarsi tra di loro e comunque auto muniti. Ma qui io ribadisco sempre la mia idea che Le ho già scritto parecchie volte: ma in questo mondo l’anziano NON viene mai valutato come persona? Ma questo signore avrà o ha avuto una mamma, un papà anziano……… ah! che sciocco, (per un attimo mi sono dimenticato) che Lui è un direttore sanitario e allora per Lui le porte anche dell’ortopedia, della cardiologia, della ginecologia, etc., al sabato pomeriggio sono aperte!. E non mi si venga a parlare della possibilità di usare l’ambulanza, perché divento una bestia!!!!.

Caro Direttore, sa quanto vogliono da Casale a Codogno in ambulanza: un anno fa 30 Euro? E secondo Lei tutti gli anziani con pensione mini ma hanno 30 Euro da spendere solo perché un sabato pomeriggio non c’è un’ortopedico?

Ma che poi, perché non ci deve essere un’ortopedico in una struttura sanitaria? Allora vuol dire che è mal gestita, cattiva organizzazione?. Che cosa è? NON so rispondere. No, direttore, NON VA BENE COSI’. Di malasanità come scrivevo prima, ne abbiamo già parlato con Casale. E infatti poi le voci di popolo che davano per spacciata la struttura si sono rivelate tali. Ma se in reparto ortopedia, fosse successo un imprevisto, si lasciava morire il paziente. NON CAPISCO. E anche qua: ma ditelo chiaramente, non abbiamo medici, non abbiamo struttura, il medico di turno, non ha voglia di andare in sala gessi, non ha voglia di spostarsi perché sta guardando la sua mail, che ne so! (ho già trovato delle scusanti in un baleno).

A Milano lavoro in azienda grafica: Lei lo sa, vero, che se rispondessi ad un cliente che non ho tempo e il mio datore di lavoro venisse a saperlo, qual è la mia fine, vero?. Ecco, forse bisognerebbe spiegaglielo bene alla direzione sanitaria o se mi riceve, provo spiegaglielo io. Per me comunque ritorna ed è sempre quello: NON c’è rispetto per le persone anziane!!. L’anziano ad un certo punto della sua vita, diventa antipatico, monotono, pedante, noioso, forse qualcuno (addirittura) lo ucciderebbe e NON facciamo i moralisti; no, non è vero perché noi curiamo gli anziani.

Certo, ti danno da vivere e il tuo stipendio a fine mese. Però quando i “senatori” diventeranno vecchi, capiranno ed esigeranno anche loro ciò che non gli è stato fornito “UN” sabato pomeriggio di settembre 2012. Sono stato prolisso, ma quando succedono queste cose a bambini e anziani, lasci stare i miei, fortunatamente Le ripeto, siamo riusciti (ancora una volta) a mettergli una pezza, divento una bestia. E quello che fa più irritare è l’indifferenza della dirigenza sanitaria, il NON farsi trovare, rifiutano l’incontro, (dirigenti, NON dite che NON è vero!!!!) sono superiori a queste problematiche, in differenti.

Anche se so che NON arriverò ad una risposta da parte di chi mi dovrebbe rispondere, La saluto cordialmente, augurandoLe buona giornata.

Oreste Fraschini [email protected]

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