Rocca Brivio, ci interessa rilanciare una visione

Rocca Brivio è un riferimento per tutto il territorio del Sud Milano e non solo. La sua storia meno recente arriva almeno sino al 1515 e alla battaglia di Marignano, di cui ricorre quest’anno il 500° anniversario. La storia recente ha visto nascere e svilupparsi il movimento pacifista italiano con presenze come quella dei Padri David Turoldo, Umberto Vivarelli, Marco Aldrovandi. Qui si è sviluppata l’importante esperienza dell’Università Verde, da qui è partita la raccolta di firme per la prima legge di iniziativa popolare per l’istituzione del Parco Agricolo Sud Milano. Potremmo continuare a lungo, ma l’elenco sarebbe comunque incompleto.La scelta di acquisire pubblicamente il bene, nel 1997, rappresentò il riconoscimento di questa storia e il punto di arrivo di un percorso, sviluppato in trent’anni di gestione della Rocca da parte dell’Associazione Roccabrivio e a costo zero per il pubblico. Un percorso che mirava a fare della Rocca un punto di riferimento per gli anni a venire e a mettere in rete le competenze acquisite nella gestione di un bene storico-ambientale a favore di altre realtà e amministrazioni. Fu questa visione che riuscì ad aggregare amministrazioni diverse e soggetti diversi. Una Rocca, e un soggetto gestore, beni comuni di tutto il territorio.Oggi, a quasi vent’anni dall’acquisizione, è giusto riconoscere che molto poco di quel progetto è stato realizzato. È forse proprio per questo che oggi si ipotizza un percorso di liquidazione che trasformerebbe un progetto comune in una proprietà dei singoli soci.Non ci interessa difendere una scatola (la società proprietaria); ci interessa rilanciare una visione che risponde, oggi come allora, ad un bisogno diffuso. Ancor più oggi, nel momento in cui prende l’avvio il percorso della Città Metropolitana ed è chiara a tutti l’esigenza di ragionare per aree e non per competenze campanilistiche.Siamo consapevoli delle continue rivoluzioni del quadro normativo compiute in questi anni, così come non ci sfugge il lavoro fatto e la riqualificazione che il bene ha avuto con importanti interventi manutentivi, uniti ad un più ampio progetto di recupero e riqualificazione integrale del Corpo Centrale, degli altri edifici e spazi dislocati sulla proprietà, tutti rientranti sotto vincolo della Sovrintendenza dei Beni Culturali. Anzi, proprio per queste ragioni riteniamo utile una riflessione comune con volontà non dilatorie ma di approfondimento e ricerca delle soluzioni più consone alla salvaguardia della proprietà pubblica, dell’unitarietà della gestione del bene, della protezione nel tempo da qualsiasi tentazione privatistica.Non può sfuggire, inoltre, la necessità di mantenere e rafforzare la presenza dell’Associazione Roccabrivio e del mondo associazionistico in generale all’interno della Rocca proprio al fine di avere uno sguardo costante di controllo su condizioni materiali e gestione del bene.Avanziamo una scaletta operativa e di analisi che risponde a queste esigenze:- avvio di un approfondimento multidisciplinare volto alla definizione delle ragioni e forme di una nuova forma organizzativa della attuale compagine proprietaria della Rocca;- successiva definizione della forma (società, fondazione, proprietà o altro) più utile e del percorso amministrativo necessario alla sua realizzazione;- in parallelo, avvio del percorso amministrativo dei comuni che risponda da un lato alle esigenze anche di legge sulla ricognizione delle società partecipate ma senza anticipare nulla sulle modalità che dovranno essere approfondite come da punti precedenti;- voto nei Consigli Comunali dei Comuni Proprietari (e, se possibile, anche da parte di Cap Holding) di un atto di indirizzo che garantisca nel tempo la proprietà pubblica del bene e l’unità gestionale. Avvio del processo di realizzazione della nuova forma gestionale.I tempi ovviamente sono importanti e dilazioni non giocano a favore di nessuno, in primis del bene Rocca Brivio, anche in considerazione delle scadenze amministrative 2016. Vi sono naturalmente da approfondire diversi argomenti ma riguardano ipotesi e modalità già affrontate anche nel recente passato. Riteniamo sia necessario concludere questo percorso prima della pausa estiva 2015 e, per quanto utile, diamo sin d’ora la nostra disponibilità ad attivarci per quanto di nostra competenza e possibilità.Ass. RoccabrivioAss.

© RIPRODUZIONE RISERVATA