Rivedere le tue opere che ho stampato è stata un’emozione

Penso di aver incontrato per la prima volta Felice Vanelli all’età di 12 anni, quando assieme a Vailetti, Bosoni, Volpi ed altri, con in spalla uno zaino, le cartelle con le tele ed il cavalletto , venivano nel mio cortile a chiamare Angelo Carini ed in bicicletta si avviavano verso la campagna lodigiana o sulle rive dell’Adda, per dipingere un cascinale, o uno scorcio del fiume che in quel momento colpiva la loro fantasia artistica. In seguito ebbi l’opportunità di conoscerlo in occasione dell’acquisto da parte mia , di un suo quadro, nello studio di Palazzo Barni in Corso Vittorio dove lavorava al piano terreno e sopra di lui al primo piano vi era lo studio di un altro pittore lodigiano, Natale Vecchietti.

In quegli anni erano tanti i pittori di Lodi, che esprimevano la loro arte dipingendo sulle loro tele le vie, le piazze, i volti della gente, e gli angoli nascosti di case e cortili, oppure le rive dell’Adda con le sue barche e lo scorrere lento del fiume.

La mia passione per la pittura ci fece diventare amici: ricordo quando mi facevi stampare le tue incisioni, come facevano anche altri pittori. Le prime cinque le stampai nella ditta in cui lavoravo, al sabato con il permesso del mio direttore incuriosito del risultato finale del lavoro.

Dopo tanti anni ho rivisto quelle incisioni esposte al Centro Radiologico Lodigiano e vedere il tuo lavoro da me stampato su torchio a mano mi ha procurato una bella emozione.

Delle tue opere che più mi hanno colpito , ricordo in particolare gli affreschi delle chiese che più volte ho visitato, scoprendo sempre qualcosa di nuovo con emozioni e sensazioni che rendevano la visita particolarmente piacevole.

Ricordo quando ci incontravamo per le vie di Lodi, tu sempre in bici, il tuo saluto caloroso «ciao Sergio» rimarrà sempre impresso nel mio cuore triste, per la perdita di un caro amico.

Ma ora sono io che ti saluto per il lungo viaggio che devi fare per raggiungere la meta dove sono certo che incontrerai tanti amici che ti hanno preceduto, con loro continuerai a confrontarti e discutere d’arte e magari continuare a dipingere nuovi paesaggi di un mondo diverso e senz’altro migliore. Mentre le tue opere che hai lasciato parleranno sempre di te perché in loro rimarrà sempre

Il tuo spirito e chi le guarderà sentirà la tua presenza.

Ciao Felice.

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