Rissa ignobile che ha rafforzato la mia decisione di non votare più

Egregio Direttore, leggendo la cronaca della seduta del consiglio comunale di Lodi di giovedì 4 luglio 2013, riportata da “Il Cittadino” in data 6 luglio c.a., ho provato un misto di disgusto e di profonda irritazione: gli argomenti risibili trattati, uniti ad un clima da bagarre, come afferma eufemisticamente l’autrice dell’articolo, mi fanno fortemente dubitare della serietà dei componenti del consiglio stesso oltre che evidenziare palesemente una pressoché assoluta mancanza di rispetto per il pubblico presente e, per estensione, anche nei confronti di tutti i cittadini lodigiani.Tra scontri per le nomine e battibecchi per lo ius soli , con relativa foto pubblicata da codesto giornale, in cui si vedono i consiglieri leghisti stendere sorridenti(ma che cosa c’è da sorridere in un momento così drammatico per il Paese?) cartellini recanti la scritta “prima i lodigiani”(intanto tutti i politicanti da strapazzo li hanno fregati per bene questi allocchi di Italiani!!!), non si trova il tempo per discutere di argomenti importanti, né da parte della Giunta Comunale(la concessione della cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati è un argomento nobile di fronte a forme palesi di razzismo, anche da parte di certe forze politiche , ma non è fondamentale come primo atto della Giunta Uggetti), né da parte dei consiglieri comunali di maggioranza e di opposizione, troppo impegnati in sceneggiate verbali non degne di un paese civile(ma l’Italia lo è ancora?).Ve lo dico da comune cittadino:vergognatevi!!!Ci sono persone che faticano a vivere con i pochi soldi che hanno e voi perdete tempo in quisquilie di tal genere!Non ho sentito nessuno, a parte l’ex sindaco Lorenzo Guerini (di cui non ho condiviso affatto la scelta di diventare Parlamentare, abbandonando la carica di Sindaco), pronunciarsi pubblicamente a sostegno delle realtà produttive in grave crisi nella nostra città(Consorzio Agrario, defunto nell’indifferenza generale, ADM, Pharmagel, e soprattutto Newlat-Polenghi Lombardo, il cui stabilimento lodigiano è a fortissimo rischio di chiusura per le insensate decisioni del patron Mastrolìa).A proposito della Polenghi, verso cui noi lodigiani nutriamo ancora un po’ di affetto anche per le innumerevoli traversie vissute dai suoi lavoratori in questi ultimi 14 anni, il 10 Luglio a Reggio Emilia, sede della società, si aprirà un confronto sindacale che, come riportano varie fondi di informazione anche on-line, potrebbe rappresentare la definitiva scomparsa dello stabilimento di Lodi, con i suoi 89 lavoratori e con la sua storia ultracentenaria (il gruppo Newlat ha annunciato 150 esuberi e la scelta di chiudere uno dei suoi stabilimenti lattiero-caseari come nel gioco della torre, Lodi o Reggio Emilia).Anche la Regione è scesa in campo, ma come ho letto con la Newlat non vi sarebbero speranze di salvezza, al più diventerebbe un polo logistico con poco personale!Mi rendo conto che il Comune di Lodi da solo poco potrebbe fare, ma un’arma la possiede:gli strumenti urbanistici(PGT) , i quali potrebbero impedire un cambio di destinazione d’uso dell’area a fini speculativi (lo stesso potrebbe accadere con l’ampia area del Consorzio Agrario).Al termine di questo mio sfogo (non ne posso più di vedere l’Italia sprofondare anche a causa dei politici affaristi ed incapaci!), posso fare un’ultima considerazione: ciò che è accaduto in Consiglio Comunale ha rafforzato in me la decisione (non messa in atto nelle politiche di Febbraio, ma in quelle amministrative di Maggio-Giugno) di non partecipare più al voto, astenendomi a vita da qualsivoglia elezione, per non essere complice di questo teatrino politico da quattro soldi.Distinti Saluti

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