Rinvenuto un frammento di stadera di epoca romana

Caro Direttore, con un ritardo di “solo” undici anni leggo il libro “Mulazzano 1000 anni di storia” di Giovanni Canzi, edito a cura del Comune di Mulazzano nel Novembre del 2000. Come molti libri scritti da appassionati locali, anche quello di Canzi è interessante per le spigolature di vita dei luoghi, ma ho notato che nel capitolo primo, relativo all’epoca antica, si esclude che ci siano stati ritrovamenti a conferma dell’esistenza dell’insediamento in epoca romana.

Oggetti d’epoca, in realtà, esistevano già al tempo della scrittura del libro e ne avrei volentieri informato l’autore (che mi conosceva e sapeva della mia attività di Ispettore onorario) se mi avesse interpellato. Pertanto, anche se con due modesti lustri di ritardo, desidero colmare la lacuna con qualche breve informazione che, mi auguro, potrà almeno incuriosire chi risieda in quella località.

Mulazzano si trova sul percorso della strada romana Laus Pompeia-Modicia-Comum (Lodi Vecchio-Monza-Como) che da Lodi Vecchio risaliva l’antico corso del Sillaro. Lungo tale percorso, forse ricalcato su una precedente pista gallica, in passato osservai la presenza di luoghi che restituivano laterizio romano, due dei quali nelle immediate vicinanze di Mulazzano. A distanza di circa dieci anni dalla mia cessata attività, ignoro se siano emersi nuovi siti, ma in ogni caso già quelli a mio tempo censiti erano significativi per le informazioni che offrivano, anche se purtroppo, sin da allora, quanto si osservava era davvero ridotto ai minimi termini dalle attività agricole In ogni caso, non mi pare azzardata l’ipotesi che in realtà la presenza romana nell’agro di Mulazzano fosse alquanto precoce (vasellame a vernice nera) e sia perdurata fino alla tarda antichità, come dimostrano frammenti di vasellame di pietra oliare.

Se la mancanza di oggetti utili alla datazione di epoche certe lascia la questione ancora da definire, un piccolo frammento di asta di stadera (bilancia manuale), spezzato già in antico e raffigurante la testa di un felino, conferma la presenza di comunità romane. Certamente poca cosa, ma un invito a mantenere viva l’attenzione qualora, nel corso di scavi o lavori edili, affiorino elementi insoliti che possano farci sapere di più.

Cordiali saluti.

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