Siamo alle solite. Passeggiando sulla via panoramica Madonna dei Monti, sulla collina di San Colombano al Lambro ho scoperto che anche qui la sporcizia ed i rifiuti sono oramai sempre più i protagonisti delle cronache locali. La nostra collina meriterebbe una sorte ben migliore, essendo un’autentico tesoro a cielo aperto, mal gestito e spesso vittima di incuria. L’abbandono dei sacchetti di pattumiera ai bordi delle strade collinari sono diventati parte del paesaggio.
Spesso questo comportamento è dovuto alla poca cultura ed inciviltà di chi lascia per strada i suoi rifiuti, noncurante dei problemi ambientali che questo può generare. Non basta la meritoria iniziativa delle associazioni ambientaliste locali, servirebbe una regia forte da parte del Comune e dell’assessorato all’Ambiente. Che a quanto pare sonnecchia.
Ci sono le soluzioni per contrastare questo problema? La risposta è SI. Ci sono una molteplicità di azioni da parte di chi amministra, delegato alla sorveglianza dei beni comuni, tra le quali una costante opera di educazione ed informazione sull’argomento rifiuti.
Vi sono sistemi di videosorveglianza itinerante, come le fotocamere mimetiche (fototrappole) che al costo di poche decine di euro possono individuare e multare lo sporcaccione, come pure la vigilanza e la costante presenza sul territorio dei vigli urbani.
Infine occorre sottolineare che la azienda affidataria dei servizi di Igiene Ambientale ha la responsabilità della pulizia costante delle strade, basterebbe inserire nel prossimo contratto di appalto le penali adeguate incaso di inadempienza. Tutto questo a San Colombano al Lambro non mi pare sia stato fatto, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
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