Restituire alla comunità il suo patrimonio artistico

L’intervento di restauro conservativo dell’oratorio S. Maria di Campagna è terminato e il Comune di Castelnuovo sta organizzando la presentazione ufficiale al pubblico che avverrà presumibilmente nel mese di settembre. Dal progetto rimaneva escluso il restauro di alcuni elementi in ferro, stemmi nobiliari in terracotta, elementi in pietra, mattoni a vista e portoncino in legno della sacrestia.Al fine di completare il restauro, l’Associazione Vivambiente ha partecipato al primo bando /2017 della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi conseguendo il risultato di ammissione al finanziamento, corrispondente alla metà della somma preventivata.Vivambiente è impegnata a suscitare donazioni finalizzate alla copertura dell’intero costo del restauro, che devono essere inviate alla fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi mediante bollettino postale o con bonifico. Tutti i riferimenti possono essere rilevati consultando il sito della Fondazione oppure rivolgendosi direttamente al presidente dell’associazione Vivambiente.È opportuno ricordare che il recupero dei beni storici e artistici è una delle finalità di Vivambiente. L’obiettivo è quello di restituire alla comunità quanto è possibile del patrimonio storico e artistico su cui si fondano le sue radici e si riconosce la sua identità.La Cappella di S. Maria di Campagna è ubicata in una posizione strategica del paese: precisamente dove un tempo iniziava l’accesso al centro storico, cioè all’inizio della attuale Via Umberto I che terminava al Palazzo Stanga. Palazzo e Cappella di sepoltura: inizio e fine della vita simbolicamente collegati.La struttura, nelle forme attuali, risale al 1706 (don Piero Rinaldi-“Castelnuovo Bocca d’Adda attraverso i secoli“), realizzata dove sorgeva una precedente cappelletta dedicata alla Beata Vergine Annunciata.Sino ai primi decenni del 900 vi si teneva una sagra ogni 25 marzo, festa dell’Annunciazione , con celebrazione della Santa Messa seguita dalla “festa dei garzoncelli” per salutare e congedare i ragazzini che partivano per prestare servizi in varie cascine durante tutta l’estate. In quell’occasione erano allestite bancarelle per la vendita di dolciumi e altre leccornie.

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