Rapporto Unicef, le scuole ci hanno chiuso le loro porte

Ogni anno l’Unicef Internazionale pubblica un rapporto sulle condizioni dell’infanzia nel mondo, affrontando di volta in volta un argomento specifico e fornendo in calce un’accurata appendice statistica.Quest’anno il Rapporto tratta il tema “ Bambini e disabilità”, per costruire, attraverso una maggior consapevolezza, una società più equa e solidale nei confronti dei suoi cittadini più vulnerabili, quali sono per l’appunto i bambini disabili.In molti paesi le condizioni dei bambini con disabilità, e più ancora le bambine, sono particolarmente difficili e si sommano ad altre forme di emarginazione quali la povertà, la deprivazione culturale e l’esclusione sociale.” Dall’esclusione all’inclusione” è infatti il fine ultimo di questa ricerca, che mediante un preciso piano d’azione deve offrire a tutti le stesse opportunità di crescere e di avere una vita dignitosa ed appagante. L’Unicef privilegia anche in questo rapporto l’adozione di un approccio di equità, che parta dalle fasce più deboli, cui dedicare maggior attenzione.Anche in Italia esistono i bambini diversamente abili, che non sempre ricevono i supporti necessari ad una vita relazionale inclusiva e soprattutto non nel modo corretto;spesso infatti li si considera come beneficiari di azioni più o meno illuminate (o caritatevoli) e non titolari di diritti uguali a quelli di tutti gli altri bambini .La pubblicazione di questo Rapporto, avvenuta in contemporanea in tutto il mondo il 30 maggio, data per noi troppo a ridosso della fine dell’anno scolastico,non ha consentito, come invece è avvenuto in passato nel Lodigiano, una presentazione da parte di una scuola, che si facesse carico di illustrarlo alle altre scuole e alla comunità tutta.L’appuntamento però è solo rinviato, perché verrà proposto il prossimo anno alla ripresa dell’attività didattica.

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