
Rubriche/Lettere
Lunedì 16 Febbraio 2015
Questa struttura dovrà essere il fiore all’occhiello di Lodi
“ Il Carillon suona sempre una musica lieve e soave che rasserena e rende felice gli uomini, soprattutto i bambini”. Da tempo seguo con attenzione tramite Il Cittadino di Lodi le notizie della ristrutturazione e ultimamente dell’inaugurazione del nuovo asilo Carillon della mia città, che ha preso il posto della struttura pubblica Infanzia abbandonata prima, Istituto fanciullezza poi.Volutamente non ho ritenuto assistere e partecipare personalmente all’inaugurazione della nuova Entità Sociale che sarà a disposizione dei bambini di Lodi e non, in quanto non avrei retto all’emozione dei fortissimi ricordi della mia infanzia trascorsi in questa struttura comunale che è stata indispensabile affinché io potessi continuare a vivere la mia vita che il Signore mi ha donato.Conosco a memoria tutti i particolari di questa struttura, che ora è stata ristrutturata dall’Architetto Michele Zini secondo gli standard moderni, che restano indelebili nella mia persona. Lì ho trascorso infatti i primi anni della mia vita di bambino e a testimonianza vi mostro la veridicità di quanto sto asserendo.A distanza di anni, colgo questa occasione dell’inaugurazione del nuovo Asilo Carillon di Lodi, per enunciare pubblicamente che sono grato a tutte quelle persone della mia città e non, che con le loro donazioni e la loro sensibilità si sono adoperate, con sacrifici personali (erano tempi duri e difficili), ad aiutare tutti i bambini, io e mia sorella compresa, che eravamo in condizioni estremamente disagiate, affinché potessimo avere ed essere il futuro della nostra città e del mondo. Questa struttura rinnovata per i bambini sin dalla tenera età che per i genitori, è, e dovrà essere il fiore all’occhiello della nostra e mia città di Lodi, esempio dell’impegno sociale che tutte le strutture sociali e non nel mondo, devono riservare a tutti i bambini di qualsiasi etnia, sesso e religione.Il mio plauso e riconoscenza all’Amministrazione Comunale per l’impegno profuso alla realizzazione di questo nuovo “asilo Carillon” che sicuramente sprigionerà letizia e felicità alle odierne e nuove generazioni di bambini.Faccio infine un appello a tutte quelle persone (oggi purtroppo avanti con gli anni), che con me hanno condiviso quel periodo storico dell’Istituto: Infanzia Abbandonata, E.C.A. Ente Comunale Assistenza, Istituto Fanciullezza (1953-1964), di contattarmi.Con piacere vorrei rincontrare queste persone, per scoprire cosa ha riservato a loro la vita dopo la permanenza in questo Istituto, onde poterle riabbracciarle con amore fraterno.
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