Quasi 200 ciclisti sono stati fermati da un gregge enorme

Domenica 8 u.s. si è svolto il 18° «Cicloraduno di primavera» organizzato dal ns/ gruppo sportivo. Oltre ad avere registrato un alto numero di partecipanti (196),tanti come al Giro d’Italia, ha registrato un «inconveniente di percorso» del tutto imprevisto : 196 ciclisti più auto e moto al seguito contro circa 600 pecore e 3 asini, con pastori e cani al seguito.

Il tutto nel tratto tra Turano e Melegnanello, dove la strada è già di suo molto stretta. Fortunatamente il gregge è stato incontrato in senso contrario al percorso dei ciclisti e quindi, con serafica pazienza, è stato sufficiente mettersi in fila indiana sul bordo della strada e lasciare passare le pecore (vedi foto) imperterrite a quattro a quattro e, dopo circa 20 minuti riprendere la corsa su un percorso lastricato non di pavè ma di benauguranti omaggi ovini. Poiché per organizzare un cicloraduno di 58 km in giro per il lodigiano occorre chiedere - tre mesi prima - l’autorizzazione a tutti i comuni attraversati (15),informare Questura e Prefettura, fino al benestare finale della Provincia, che poi consiste nel scaricare ogni tipo di responsabilità a carico degli organizzatori e visto che poi sul percorso ti puoi trovare un gregge che blocca tutto, viene spontaneo chiedere se non sarebbe meglio ribaltare la procedura, ovvero gli organizzatori chiedono l’autorizzazione alla Provincia che autorizza e informa tutti gli enti interessati. A proposito, ci corre l’obbligo di ringraziare la polizia locale di Lodi che ha assistito la corsa in partenza e in arrivo nel territorio comunale.

Cordialmente.

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