Prima di mettere il tutor è meglio sistemare la tangenziale

Egregio direttore, le chiedo ospitalità per manifestare tutte le mie perplessità riguardanti la probabile installazione del sistema tutor sulla tangenziale di Lodi.La velocità è sicuramente una delle cause di incidenti ma, non possiamo dimenticare lo stato di incuria in cui versano buona parte delle strade del lodigiano, tangenziale compresa.Percorro la via Emilia e la tangenziale quasi tutti i giorni della settimana e, mi permetto di segnalare alcune criticità: da settimane alcuni tratti della via Emilia fra Casalpusterlengo e Secugnago sono privi di segnaletica orizzontale e, posso garantire che per affrontare il cavalcavia di Zorlesco, serve la protezione di tutti i Santi in Paradiso; infatti di sera e con la nebbia sono necessarie parecchie correzioni della traiettoria (i segnali catarifrangenti abbattuti ne sono una prova). Per percorrere la tangenziale bisogna sperare non piova infatti, l’asfalto è a tratti drenante e a tratti no. Percorrendola in direzione sud, alla base del cavalcavia l’asfalto non è drenante e si formano regolarmente grosse e pericolose pozzanghere. In uscita dalla tangenziale da San Grato a Montanaso devi scegliere se guidare con le ruote di sinistra sulla corsia opposta o con quelle di destra oltre la riga di margine. Se scegli di rispettare la giusta posizione preparati a ballare; l’asfalto è in condizioni pessime.Mancano i soldi per sistemare le strade, si diceva nell’articolo. A noi automobilisti mancano i soldi per rincorrere i continui aumenti di carburante, assicurazione, autostrade. (Non siamo vacche da mungere).In conclusione mi permetto di dare un consiglio. Prima del tutor, sistemate le strade (asfalto, illuminazione e taglio dell’erba sulle rotonde e agli incroci). Distinti saluti.

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