Egregio direttore buonasera, l’agricoltura italiana sta attraversando una crisi profonda, sicuramente la più forte degli ultimi decenni, dobbiamo prenderne atto, per il momento non può che peggiorare, ma come si è arrivati a questa situazione? La colpa è anche di noi agricoltori che l’abbiamo lasciata in questi anni in mano a finanzieri e speculatori senza scrupoli, e questa politica non potrà salvarci. Ci si trova davanti a difficoltà non di poco conto, oggigiorno c’è una scarsa redditività con dei costi di produzione sempre maggiori, una burocrazia che al posto di semplificare, fa aumentare le carte, permettendo a tanti prodotti che arrivano dall’altra parte del mondo di diventare italiani con tanto di bollo ce e la sigla i di italia , noi che abbiamo investito tanto denaro per la sicurezza, qualità, benessere animale ecc… per poi avere lo stesso prezzo del latte di 20-25 anni fa. Malgrado prodotti di eccellenza rinomati in tutto il mondo,a livello politico siamo considerati di serie b, ne è la prova dell’elezione a nuovo ministro di Nunzia De Girolamo, ennesimo avvocato (niente contro questa categoria) con tutto il rispetto, mi sembra che in questo caso il ministero sia stato usato per piazzare e sistemare qualche corrente insoddisfatta.
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