Egregio direttore, la ringrazio per aver pubblicato la mia lettera sullo sconcio del cassonetto per gli abiti usati nel parcheggio della caserma Chiarle a Lodi: poche ore dopo l’uscita del giornale il cassonetto è stato finalmente levato e il parcheggio è stato ripulito. Mi dispiace per chi gestiva l’iniziativa di beneficenza, ma era ormai chiaro a tutti che la situazione di quell’angolo di centro storico era ormai diventata ingestibile: con l’obbligo della differenziata e del porta a porta e l’assalto oramai quotidiano al cassonetto per rubare i quattro stracci conferiti l’incrocio con via Cagnola si era trasformato in un’autentica cloaca, utilizzata soprattutto da chi abbandonava sacchetti di immondizia di ogni tipo. Temo invece che la pubblicazione avrà scarsi effetti su chi ha trasformato il parcheggio in una toilette per cani e umani, in questo caso l’unica soluzione è il passaggio di qualche vigile in più (o magari anche qualche poliziotto della vicina questura) e di qualche ausiliario in meno...Grazie ancora e buon lavoro a tutta la redazione.
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