Pieve Fissiraga. Dopo un mese dall’inaugurazione, la ciclabile sul cavalcavia presenta già alcune problematiche: ci si domanda il perché

Chiedo ancora un pò di spazio sul vostro giornale, per rispondere alla lettera del capogruppo Vittorio Riccaboni della lista “Comune democratico” di Pieve Fissiraga, apparsa sul “il Cittadino” il 14 agosto 2013. Prima di tutto volevo ringraziare Riccaboni per aver reso nota la storia del cavalcavia di via Nazioni Unite ai giovani di Pieve e ai nuovi abitanti arrivati in paese dopo quel periodo. Ravvedo però in un analisi così dettagliata e puntuale una curiosa dimenticanza: per onore di cronaca tanto cara al Sig Riccaboni va ricordato che in quella circostanza i dirigenti TAV sarebbero stati disponibili alla costruzione della ciclabile compresa la passarella sul cavalcavia, ma che, l’allora Sindaco Riccaboni ha optato e voluto il sottopassaggio di via de Guazzi, che è vero non ha gravato allora sulle Casse Comunali, ma che oggi tale sottopassaggio risulta non utilizzato e in pieno degrado, e ha reso necessaria la realizzazione della ciclabile così come la conosciamo con un esborso di 700.000 euro con buona pace della lungimiranza tanto decantata. Rispetto al mio “Salto della Quaglia” mi sembra corretto essendo un essere pensante e razionale avere la possibilità di poter esprimere le mie opinioni per il bene del paese quindi felice di essere una quaglia rispetto a qualche struzzo che preferisce fare finta di niente perche tanto va bene cosi. Se poi alle prossime elezioni i Pievesi vorranno fare il salto con me posso garantire che diventeremo aquile che sapranno volare in alto.Ma poichè come ribadito siamo più interessati ai fatti che alle parole, parliamo di fatti:- dopo un mese (30 giorni) dall’inaugurazione, la ciclabile sul cavalcavia di via Nazioni Unite, presenta già alcune problematiche;- al primo acquazzone il terreno della banchina laterale è franato, in buona parte sulla pista ciclabile e sul passaggio pedonale di via Nazioni Unite verso via Tavernelle;- i pali di sostegno della protezione in legno, sono di 2 tipologie diverse, (mi piacerebbe molto capirne il motivo tecnico). Le traverse in legno della protezione, presentano già alcune crepe;- il guard rail dalla parte della ciclabile, nonostante le rassicurazioni di pronto intervento, risulta ancora senza protezione ed essendo abbastanza tagliente, potrebbe diventare pericoloso se qualcuno inavvertitamente o in caso di caduta lo urtasse.In ultimo una curiosità che merita una riflessione attenta; come mai il guard rail preesistente ancora in buone condizioni (circa 500 metri) non è stato utilizzato? Sarebbe stato sicuramente un notevole risparmio rispetto ad un opera costata 700.000 euro e che si presenta ai Pievesi così.

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