Perché offrire ai giovani solo birrerie, bar e locali notturni?

Stiamo leggendo in questi giorni le vicende, non molto edificanti ma a lor modo significative, della diatriba in corso tra i gestori di un locale e le autorità di Lodi che ne hanno deciso la chiusura notturna. Ogni lettore come noi cerca di capire i fatti e in base ad essi formarsi un proprio giudizio, come naturale. Non ci sentiamo di entrare nel merito, conoscendo solo le versioni giornalistiche della vicenda del Chiringuito, ma qualche considerazione a monte vorremmo farla.Che il Comune cerchi di tutelare la quiete e un minimo di ordine pubblico ci sembra cosa legittima e buona, così come l’apertura di locali, bar, pubs, ristorazioni è legittimo e buono perché si promuove il lavoro e si arricchisce la vita sociale di una città. Le due esigenze, che sembrano confliggere, possono andare d’accordo se le persone che le portano avanti sono ragionevoli ed educate. Altrimenti ci si urla addosso dall’una o dall’altra parte e si creano solo danni e malumori. Ciò su cui però desideriamo riflettere è questo, poiché da nessuna parte è sinora stata detta parola. Perché ci si ostina ad offrire ai giovani luoghi come i bar, le birrerie, i chiringuiti di ogni specie? La creatività di un imprenditore e le proposte di un Comune non riescono a coniugarsi con un minimo di ‘valore aggiunto’ per i ragazzi che non sia una birra o un cocktail?? Ci sembra assurdo che la cultura odierna dell’alcool sia così potente da far perdere agli adulti il valore di chi sia un ragazzo, con i suoi sogni, i bisogni di affetto, di amicizie, di riposo, di vitalità. Li si imbottisce di cose che sappiamo dannose, pur di far soldi.... un po’ come le slot machines, che stanno rovinando dozzine di giovani e di anziani. Li vedete anche voi nelle ricevitorie in città, vero, a staccare illusoriamente bigliettini di ogni tipo? È una vera pena! Questa breve riflessione ci auguriamo serva a qualcuno, per dare ai ragazzi a Lodi altri tipi di svago e di attenzioni, che non siano quelle alcoliche o dell’azzardo. Non lo meritano. Speriamo che anche il Comune si attivi, senza troppo cantilenare sulla “mancanza di soldi”, che è il mantra ossessivo che stanno ripetendo in questi mesi! Se si ha il coraggio delle sfide buone per i ragazzi, il problema non sono certo i soldi. È l’anima.

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