
Rubriche/Lettere
Martedì 16 Maggio 2017
Perché non posso entrare e uscire da casa mia quando voglio?
Gentilissimi, vi ringrazio dello spazio a noi (comuni cittadini) riservato, Vi scrivo perché non ne posso più di non potere accedere a casa mia in via Mazzini a Codogno perché è diventato impossibile poiché terra di nessuno e, le macchine parcheggiate ovunque e i controlli a quanto pare non ci sono, o perlomeno, io non vedo mai nessuno.
Il 27 aprile u.s. ho inviato una mail all’ufficio URP del Comune di Codogno dal sito stesso spiegando il motivo della mia lamentela e, loro gentilissimi, mi hanno confermato inviandomi un’altra mail di aver girato a chi di competenza con n° di contatto 139.
Spiegavo dettagliatamente, che mia figlia intorno alle 12,30 quel giorno doveva uscire dal mio portone ma, non poteva perché una macchina era parcheggiata in un modo che ne ostruiva la svolta a sinistra (allegando foto). Ho chiamato i vigili urbani sia al numero di cellulare e non rispondendo anche al numero fisso, ma anche lì nessuno ha risposto.
Dopo poco mi hanno richiamato chiedendomi se fossi stato io a chiamare, e dissi si sono stato io dicendo nome e cognome e, mi hanno detto che non potevano intervenire perché impegnati alle scuole… ah ho risposto va bene grazie. L’unica cosa che ho potuto fare, è di averla fatta entrare in Piazza Novello e, anche lì a fatica perché c’erano molte macchine, fargli fare una manovra e, farla uscire e andare dove doveva.
Io dico, è mai possibile che un cittadino non sia padrone di entrare ed uscire da casa sua quando vuole?
A oggi 12 maggio, non ho avuto nessuna risposta, però, sì, però oggi alle 12,30 circa, è capitato a me tornando dal supermercato. Arrivo a casa, trovo davanti al mio portone un’auto che non mi permetteva di entrare in BICICLETTA, ho detto adesso basta mi sono rotto veramente le... scatole, e sì, che ho regolare cartello rilasciato dal comune di passo carrabile, ma niente da fare, se ne fregano! Ho aspettato un po’ e poi ho cercato chi fosse quella mente, sono dovuto andare a chiedere in un negozio se quella macchina fosse di qualcuno, e, uno, si è mia, io ero un pochino incazzato, e gli dico, ma non vede il cartello?
Lui di sua risposta, se fosse stato una persona civile, avrebbe per lo meno chiesto scusa, invece no, era strafottente al che mi son detto, stai calmo perché se no glielo facevo andare come so io su quella macchina, però gli ho detto ho fatto le foto e le mando alla polizia locale, la sua risposta, e chissenefrega, vuole farne una anche con il mio di cellulare? A uno così cosa vuoi fare? Il mio senso della ragione ha detto Roberto stai fermo, e così ho fatto, ma alla fine, non so più se il mio senso della ragione mi dirà così.
Io vi allego le foto, così vedete anche voi che non racconto storie, ma, questa volta non apro ancora una lamentela con il Comune, perché tanto è inutile.
Nell’occasione vi ringrazio e vi saluto.
Roberto Cassè
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