Perché negano di lavorare a un consorzio di ditte locali?

Egr. Direttore, un’altra occasione perduta per il Lodigiano... Potrebbe essere un titolo di una raccolta delle imprese del Lodigiano che, una ad una, sono state costrette a chiudere per mancanza di opportunità di lavoro e per la stretta creditizia applicata dalle banche. Rappresento il consorzio di imprese edili «Consorzio Stabile Edile Fanfulla» tutte Lodigiane e presenti sul territorio da oltre 40 anni, che si sono consorziate perché fermamente convinte che la realtà consortile possa sviluppare ulteriori opportunità lavorative. Ebbene, né per la nuova sede della Banca Centropadana Credito Cooperativo in via Roma a Lodi, né per la nuova sede della Zucchetti in via Grandi a Lodi, ci è stata data la possibilità di formulare l’offerta economica, permettendo al ns. «Consorzio Stabile Edile Fanfulla» di giocarsela fino in fondo... Com’è possibile, sponsorizzare il «Lodigiano» con il proprio territorio ed il tessuto economico fatto di persone ed aziende, e poi non dar loro la possibilità di lavorare? Com’è possibile, non percepire l’importanza di un’indubbia ricaduta economica favorevole sullo stesso territorio, per appalti così importanti (i due appalti superano abbondantemente l’importo di 12.000.000,00 di euro). Perché mai catalogare l’impresa Lodigiana come la «Cenerentola» delle imprese, per scoprire poi che le ditte provenienti da fuori provincia hanno solo manodopera di chissà quale parte, e che della decantata specializzazione, non hanno proprio nulla? Perché mai gli amministratori locali, i politici e tutti quelli che veramente possono farlo, non aiutano le ns. imprese a sopravvivere, ed inermi, lasciano che tutti i giorni negozi e aziende chiudano, con intere famiglie che cadono nella disperazione più assoluta! Ecco, Sig. Direttore, questo nostro sfogo per non dover dire ancora una volta: «Un’altra occasione perduta per il Lodigiano».

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