Perché hanno potato in questo modo un albero monumentale?

Come a Palmira qualcuno fa strage di siti archeologici, qualcun’ altro da noi fa scempio dei nostri monumenti ambientali. A parte la metafora un po’ forte, quanta tristezza suscita vedere la violenza perpetrata da alcuni scellerati su quel poco di bello che rimane del nostro paesaggio tradizionale. Mi riferisco alla quercia ubicata a Basiasco, a sud del centro abitato, prospiciente alla via Mattei. L’unica essenza arborea presente sul Comune di Mairago catalogata come albero monumentale dalla Provincia di Lodi (cod. di rilevamento 277), è stata privata del suo maestoso portamento a causa del taglio effettuato sulle branche laterali. Ma per che cosa poi? Perché forse faceva ombra all’appezzamento seminativo posto al suo lato? Per produrre/vendere un po’ di legna da ardere? Che tristezza… Dopo una prima edizione del 2004, la Provincia di Lodi nel 2009 ha redatto il volume “I Giganti della Natura – Alberi Monumentali della Provincia di Lodi” sia per aggiornare il quadro conoscitivo delle essenze arboree di pregio presenti sul territorio, sia in ottemperanza al quadro normativo della Regione Lombardia che con l’approvazione della LR n.10 del 2008 introduceva le norme di tutela e sanzionatorie per gli “alberi monumentali” affidando alle Province l’individuazione formale di tali alberi da sottoporre a tutela. Il Piano di Indirizzo Forestale della Provincia di Lodi , oltre naturalmente ad includere il suddetto elenco, nell’art. 14 delle norme di attuazione, specifica chiaramente che per quanto riguarda gli alberi monumentali ”è vietato danneggiare o abbattere gli alberi inclusi nell’elenco provinciale” suggerendo ai Comuni di adeguare lo strumento urbanistico alle indicazioni del PIF e di elaborare misure di tutela degli esemplari individuati. È raro però scorgere all’ interno degli elaborati dei Piani di Governo dei Territorio (tavole e relazioni delle previsioni di piano, relazioni sulla componente paesaggistica, ecc.) dei riferimenti alla catalogazione e alla tutela delle essenze arboree di pregio. Il più delle volte viene solo elencato nelle norme tecniche di attuazione del piano delle regole, come effettuare gli interventi di compensazione ambientale secondo le modalità di applicazione previste dalle Amministrazioni Comunali. È vero che ora la maggior parte dei Comuni si avvale di un proprio regolamento di tutela del patrimonio arboreo pubblico e privato, ma in caso di abbattimento o danneggiamento arboreo le sanzioni previste restano a mio parere troppo irrisorie. A conclusione di questa mia esternazione cosa resta da dire? Il danno ormai è fatto ma “chi ha orecchi, intenda!”

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