Perché i gufi non si vogliono arrendere all’evidenza?

Non ci posso credere. Il Cavenago Fanfulla, primo in classifica malgrado l’assenza di un centrocampista di valore(Fucarino), viene contestato dai pochi «noti» in tribuna a cui è indigesta la parola «Cavenago».Questioni di campanile come negli anni 50. Questi contestatori preferivano che la squadra bianconera partisse dalla terza categoria oppure dal torneo aziendale oppure ancora dagli scapoli contro ammogliati, col nome Fanfulla e basta.Robe da matti. Per fare una squadra di calcio decente non basta il «blasone»e neppure il tifo caloroso. Ci vogliono le «palanche» (anche per i dilettanti). Ma è così difficile comprenderlo? Io sono un lodigiano doc e mio papà (Giuseppe Carelli) ha militato nel Fanfulla in serie B (non nell’aziendale)e sono grato al sig. Barbati di Cavenago (distante da Lodi un tiro di fucile) che ha permesso ai bianconeri di esistere ancora in «Eccellenza». Essere primi in classifica poi è un di più e ben venga. Non vedere le tribune strapiene mi rattrista ma la gente ovviamente va dove gli pare, la domenica. Ma cosa devono fare questi ragazzi per evitare i commenti maligni da chi si era preparato a sghignazzare e gufare questa estate, ed ora non si arrendono neanche davanti all’evidenza? Sarà meglio che aspettino tempi migliori (per loro). Nel frattempo lascino perdere i giocatori che con queste diatribe nulla hanno a che vedere. Ripeto: non ci posso credere.

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