Per festeggiare il 25 aprile andremo in esilio a Vizzolo

Caro direttore,come ricorderà, dall’inizio del mese di aprile 2012, per onorare la Festa della Liberazione, l’ANPI Melegnano ha chiesto al sindaco Bellomo una sala per poter proiettare il film “Radio clandestina” di Ascanio Celestini sull’azione di guerra di via Rasella e sulla conseguente, disumana strage nazifa-scista delle Fosse Ardeatine. Dopo numerosi solleciti telefonici e via mail, ci è stata data la disponibilità della sala delle Battaglie in tempi impossibili per poter soddisfare le necessità burocratiche (SIAE, stampa dei manifesti, ecc.) e informare adeguatamente la popolazione. Perciò, siamo stati costretti a rifiutare l’offerta tanto tardiva. Per rimediare, in occasione della cerimonia ufficiale del 25 aprile, il sindaco ci aveva promesso una soluzione del problema nella stessa giornata o in quella successiva. Fino a oggi, non abbiamo avuto alcuna proposta risolutiva e, per evitare di saltare la commemorazione della Liberazione, nei giorni scorsi, ci siamo rivolti all’amministrazione di Vizzolo Predabissi che, tempestivamente, ci ha messo a disposizione la Sala Consigliare. Quindi, la celebrazione melegnanese del 25 aprile 2012 si farà… in esilio a Vizzolo Predabissi il prossimo 24 maggio. L’attuale amministrazione di Melegnano in più occasioni ha dimostrato una colossale ignoranza della storia contemporanea e, in particolare, di quella del periodo fascista; ma abbiamo il dubbio che quell’ignoranza sia figlia di un pregiudizio ideologico e gliene illustro il perché:• Benché invitata, nessuno dei suoi componenti ha mai partecipato neppure a una delle manifestazione organizzate dell’Anpi in questi anni, neanche quando, per trattare temi storici importanti ed evitare l’ accusa di parzialità, ci siamo affidati a illustri docenti universitari. • Nella redazione dei manifesti celebrativi, ha sempre censurato tutto ciò che metteva in evidenza le caratteristiche totalitarie e violente del fascismo per sostenere la falsa tesi della destra che il fascismo fu un sistema fondato sul consenso popolare e, quindi, in fondo, democratico. • Nella discussione del testo di quest’anno, è arrivata a censurare la complicità delle istituzioni fasciste nella selezione delle sventurate vittime della tremenda strage delle Fosse Ardeatine. Insomma, l’attuale maggioranza ci chiede di ammorbidire i toni del confronto storico per «non seminare odio» ma, nella pratica, poi, non è disposta ad alcuna concessione: se l’ANPI vuole una sala per celebrare il 25 aprile, che se la paghi! In soldoni: il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani che nel 1945 hanno riconquistato la libertà (ma questo sembra essere un fatto marginale per la nostra amministrazione attuale), ma i costi della celebrazione sono solo dell’Anpi. Evidentemente, l’amministrazione Bellomo pensa che festeggiare le coppie melegnanesi che hanno felicemente raggiunto il traguardo dei 50 anni di matrimonio sia più importante della festa nazionale della Liberazione, che pure dichiara essere «la festa di tutti i melegnanesi»!

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