Rubriche/Lettere
Martedì 05 Giugno 2012
Per il Broletto sono tra i ricchi ma ho solo aiutato mio figlio
Ill.mo Signor Sindaco, ho letto su «Il Cittadino» del 30 maggio 2012 l’articolo intitolato «Fisco, la manovra sull’Imu del Broletto» e mi sono alquanto preoccupata. Infatti in esso viene menzionato, tra l’altro, « l’aliquota Imu che dovrebbe essere applicata sulle seconde case ed altri stabili: 9,6 per mille (o 9,7 per mille). Però sono state garantite agevolazioni sugli appartamenti dati in affitto a canone concordato. Ci saranno poi novita’ anche sul fronte dell’addizionale Irpef»(evviva !). Mi permetto evidenziarLe che ci sono dei cittadini, tra cui anche la sottoscritta, che hanno sì una seconda casa, data però in comodato d’uso gratuito ai propri familiari: genitori e/o figli, da cui non percepiscono alcun reddito (neppure un canone agevolato) e su cui invece dovranno pagare l’aliquota Imu più alta.
Ma casi come questi, mi permetta, non dovrebbero quanto meno beneficiare di una riduzione, proprio per un motivo di equità fiscale, come si sta valutando per gli immobili affittati a canone concordato ?
Inoltre se queste «seconde case» sono di comproprietà di persone che a loro volta hanno perso il posto di lavoro e sono disoccupati o in mobilità, non sarebbe più equo considerare anche queste problematiche e stabilire qualche agevolazione?
È il caso della mia famiglia e mi spiego meglio: mio marito ed io abbiamo lavorato una vita (più di 35 anni) per avere la nostra casa (tuttora con mutuo annesso) ed un piccolo appartamento (ben 50 metri quadri)+ box, abitato da nostro figlio in uso gratuito (generazione «1.000 Euro al mese» lui e 500 Euro al mese la sua compagna; prestito per acquisto scooter in corso : chissà se e quando potranno permettersi di mettere al mondo un bambino! )
Mio marito da gennaio 2011 è entrato in cassa integrazione: prima ordinaria, poi straordinaria ed ora è in mobilità (età: 57 anni - possibilità di trovare un nuovo lavoro quasi zero - pensione: non sappiamo ancora tra quanti anni).
Grazie a Dio, almeno io, per ora, un lavoro ce l’ho ancora ! Ma per il Comune di Lodi sono tra i «ricchi» e questo scherzetto della tartassata dell’Imu mi costerà probabilmente alcuni giorni di vacanza che quest’anno speravo di poter fare!
Però non trovo giusto che dei genitori abbiano fatto e stiano tuttora facendo sacrifici per i propri figli, senza alcun riscontro economico, e che altri invece, affittando le loro seconde case e riscuotendo comunque un canone, anche modesto, siano più privilegiati! Per non parlare di altri che, per motivi vari, magari pagheranno per più abitazioni l’aliquota come prima casa.
Questo proprio non mi va giù!
Non voglio sentirmi figlia di un Dio minore! Ma soprattutto chiedo una maggiore equità fiscale.
Spero di ottenere una risposta positiva a questa mia.
Nel frattempo ringrazio per l’attenzione ricevuta e porgo distinti saluti.
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