Parcheggio selvaggio, pochi però i posti per gli ammalati

Egregio Direttore, Leggo questa mattina l’articolo che commenta il perdurare della sosta non conforme in via Fissiraga. Lavorando in zona ho il «polso» della situazione ben chiaro, e da tempo. Vero è che gli automobilisti sono indisciplinati, vorrei però ricordare che molti ammalati che si sottopongono a cure fisiche e terapie presso l’ospedale Fissiraga, spesso con difficoltà motorie, hanno a disposizione un solo posto riservato, mentre prima della rivoluzione viabilistica ne avevano a disposizione quattro (se la memoria non mi inganna) oltre alla possibilità di parcheggio a pagamento su tutta la via. Togliendo posti è ovvio che la situazione precipiti.... Inoltre il doppio senso di circolazione, creato ad arte per consentire il passaggio dei mezzi per la ristrutturazione presso l’ex cinema Marzani, appesantisce non poco il traffico. Proprio questa mattina verso le 8.30 tre di questi grossi camion erano parcheggiati in fila sul marciapiede davanti all’ospedale, con buona pace dei problemi di circolazione e dei pedoni abili che devono camminare in mezzo alla strada, per chi ha le stampelle poi!

Se posso dare un suggerimento direi che sarebbe opportuno aprire alla sosta per disabili veri la piazza Ospitale (San Francesco) che ora è appannaggio esclusivo di chi ha figli che frequentano il Collegio dei Padri Barnabiti o consentire la sosta a pagamento anche in quell’area. In altre città, la zona di rispetto davanti agli ospedali è sosta oraria gratuita con tempo predefinito e rigido controllo da parte della polizia locale, per l’ eliminazione degli abusi e agevolare pazienti e parenti di ammalati.

Nella via hanno anche sede l’Archivio Storico Comunale e l’Emeroteca Comunale, i cui frequentatori chiedono da tempo l’istituzione di un area di parcheggio biciclette, così da non addossarle al muro ingombrando il passaggio sul marciapiede o sulla carreggiata, ma dagli uffici comunali tutto tace.

È facile addossare le responsabilità degli ingorghi ai soliti noti, la situazione va analizzata con cura e bisogna cercare soluzioni tenendo conto delle esigenze di tutti. Ringrazio il redattore che ha scritto l’articolo dandomi l’opportunità di aprire un dialogo su questo problema, grazie «Cittadino».

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