Palio, dovete dare più spazio al grande lavoro dei rioni

Carissimo Direttore, ho letto giorni fa sul Vostro quotidiano del riconoscimento a livello nazionale conferito al Palio di Lodi. Senza togliere i giusti meriti alla Wasken Boys, credo che una parte di merito sia da attribuire anche ai rioni. Come più volte ha evidenziato il presidente della Wasken Boys Gigi Bisleri, senza i rioni il Palio di Lodi non esisterebbe. Per questo, anche i rioni sono molto orgogliosi per il premio attribuito alla manifestazione: “Patrimonio d’Italia per la tradizione”. Allora io mi chiedo, come mai il Vostro giornale dedica così poco spazio ai rioni? A parte la cronaca delle gare, descritta il giorno seguente, poi, per tutto il resto dell’anno non si parla più del Palio. Per mia esperienza personale, in tredici anni di partecipazione, non ho mai letto sul Vostro quotidiano un articolo dedicato ai singoli rioni. A parte i diretti interessati, nessuno sa come viene vissuto il Palio prima e dopo le singole gare, ne quali sono i suoi protagonisti. Ci sono grosse difficoltà economiche, perché non arrivano aiuti da nessuno e ci si deve autofinanziare. C’è gente che impiega settimane per allestire le barche allegoriche che danno spettacolo sul fiume. Ci sono le preoccupazioni al momento della sfilata fluviale: partirà la barca, si accenderà il gruppo elettrogeno, non affonderà, il fiume com’è? C’è gente che, mentre tutti si divertono alla notte bianca, sta in riva all’Adda a smontare la scena, gente che spesse volte è anche arrabbiata per il giudizio della giuria. Ci sono ragazzi, giovani e non più giovani, che a fine estate provano e riprovano, si allenano per partecipare alla “CURSA dei CAVAI”. C’è chi addirittura non dorme la sera prima della corsa perché troppo carico di tensione. Poi, se non si vince si pensa già alla rivincita per l’anno prossimo. E, infine, comunque vada, tutti a cena per fare festa insieme. Questo è il nostro premio partita. C’è sempre della sana rivalità tra tutti i rioni. Qualche rione è giovane di Palio, qualcun altro procede con passo stanco. Sono però convinto che con un po’ più di pubblicità e di riconoscimento, tutti i rioni ne trarrebbero vantaggio, ma soprattutto il vantaggio maggiore sarebbe per il Palio e per la nostra città.

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