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Lunedì 04 Maggio 2015
Offesa la dignità di coloro che dovranno ricomprarsi l’auto o cancellare le scritte
Io non ci sto.Le violenze di Milano sono un fatto intollerabile ed inaccettabile.Lo sarebbero state anche se avessero avuto una motivazione sociale, economica o culturale. Invece un gruppo organizzato e strutturato di squadristi ha pensato di sfruttare una grande manifestazione democratica che si svolge ogni anno per infiltrarsi e nascondersi tra tanta gente normale. Hanno provato a rovinare l’immagine dell’EXPO. Ci sono riusciti. Forse per qualche ora. Uomini e donne che nascondevano vigliaccamente il loro vero abbigliamento dentro lo zaino hanno marciato per un pezzo di strada con chi voleva esprimere il proprio dissenso in modo democratico. Da oggi e per i restanti sei mesi l’Italia potrà essere visitata da milioni di persone nessuna delle quali ricorderà la giornata di venerdì. Neppure i primi 200.000 visitatori entrati per l’inaugurazione.Milano e l’Italia hanno reagito con compostezza e orgoglio dimostrando come alcuni corpi estranei al regime democratico vengono espulsi dal sistema. I teppisti non hanno fatto proseliti ma offeso la dignità di tante persone che con il proprio lavoro dovranno ricomprarsi la macchina o rifare la facciata del condominio dove abitano
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