Nulla di quanto previsto dal consigliere Maggi si è avverato

Ciclicamente, il consigliere Maggi si diletta a ipotizzare il mio futuro persino più di quanto non faccia io personalmente, cercando di dare l’idea che la mia testa ed il mio impegno siano sempre più distanti da Lodi e che ciò alimenti presunte difficoltà all’interno della maggioranza e rivalità tra aspiranti successori. Tutto ciò prosegue dal 2010, all’indomani della mia rielezione a sindaco, ed il fatto che in due anni e mezzo non sia accaduto nulla di quanto da lui previsto non sembra dissuadere Maggi dal riprovarci, cogliendo ogni pretesto. Ultima, in ordine di tempo, la questione dei “Talenti delle Donne”, da cui Maggi parte per giungere arditamente a designare il vice sindaco Giuliana Cominetti a “deus ex machina” dell’amministrazione, dolersi per quelli che definisce “altri pretendenti al trono” e prodursi nello sforzo di elaborare statistiche sulle mie assenze dalle riunioni di giunta.Certo che saprà apprezzare il mio intento di alleviargli tale fatica, desidero allora informarlo che dall’inizio del mandato ho presenziato a 111 delle 137 sedute di giunta e che delle ultime 5 ne ho mancate 2 (non 3). Sono altresì sicuro che vorrà concedermi di essere stato assente in alcune occasioni per malattia, in altre per ferie, in altre ancora per concomitanti impegni istituzionali (il 19 novembre, per esempio, invitato dal sindaco di Pavia, ho partecipato ad un confronto con Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, sul welfare locale, tematica per la quale ricopro la carica di responsabile nazionale dell’Anci). Credo infine che a Maggi non sfugga che una giunta può deliberare nella pienezza delle sue prerogative anche in assenza del sindaco, che (tanto per essere chiari) non significa senza il suo assenso, perché i provvedimenti che arrivano in giunta non nascono dalle estemporanee iniziative di questo o quell’assessore, ma sono il frutto di un lavoro congiunto di preparazione, confronto e condivisione.

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