Notte bianca, ma per i residenti è stata una serata di tortura

Come tanti melegnanesi, pensavamo all’evento “Notte in” in modo positivo: una città senza traffico, da percorrere e visitare a passo d’uomo nel centro storico, lungo le vie e sulle piazze, con le opportune soste per ammirare i negozi, le vetrine, i gazebo e gli allestimenti curati dai commercianti locali. Ci è capitato invece di vivere una delle serate peggiori, come cittadini melegnanesi abitanti in piazza IV Novembre, a causa di una maledetta scelta operata dall’amministrazione Bellomo. Quella di autorizzare un gruppo di intrattenimento musicale a trasformare la piazza in discoteca all’aperto dalle 21 alle 2 di notte. Diversi famiglie e cittadini residenti sulla piazza, colpiti da un frastuono assordante, un tum-tum-tum-tum incessante ad altissimo volume, hanno dovuto interrompere le loro occupazioni e abbandonare con i loro amici l’abitazione per luoghi meno rumorosi, dove poter parlare e conversare senza essere costretti ad urlare per farsi capire. Chi invece per varie ragioni non ha potuto allontanarsi da casa, è stato costretto a chiudere porte e finestre, tapparelle e persiane per ridurre le intollerabili onde sonore, pur dovendo subire sino a notte tarda tremori di vetri e vibrazioni di infissi e serramenti. Si aggiungano poi gli schiamazzi e le grida di centinaia di ragazzi che, dopo abbondanti bevute e balli scatenati, stazionavano sulla piazza fino alle 2 della notte. Ora ci domandiamo perché ci è stata inflitta questa serata di tortura buttandoci addosso ore di baccano infernale: non riteniamo ammissibile un’intrusione così violenta e prolungata, in spregio alla quiete familiare e notturna di noi cittadini residenti.Non vorremmo che la scelta dell’amministrazione Bellomo così negativa, trasgressiva e irrispettosa delle vigenti normative, fosse dettata dalle lobby del divertimento sfrenato; certo per la prossima “Notte bianca” ci attendiamo altri eventi musicali di maggior qualità per una città che si vuole più vivibile per tutti gli abitanti.

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