Leggendo «ilCittadino» del 14 febbraio, quasi ci prende un coccolone. Infatti, un articolo titola così: Peppo Boriani racconta l’Adda agli studenti «Dobbiamo divulgare le vecchie tradizioni». Fin qui niente di strano naturalmente: Boriani è un personaggio lodigiano legato al fiume ed alla sua cultura. Scorrendo il testo, inoltre, traspare il suo trasporto per i vecchi personaggi legati al fiume: i cavagera, le lavandaie, i barcaioli e i pescatori. Giuseppe Boriani ha quindi svolto bene il suo tema, appassionando gli studenti nella descrizione di mitici personaggi legati ad arti e mestieri ormai scomparsi. Peccato che l’incontro sia avvenuto nell’ambito di un progetto «Un porticciolo d’attracco sul fiume Adda» (in Piarda Ferrari), criticato sulla stampa locale e mai difeso dai suoi pavidi estensori. Per questo non ci aspettavamo che qualcuno avesse l’ardire di riproporlo, seppur con tono sommesso.Sapete ragazzi del Bassi cosa c’era, in Piarda Ferrari, dove «avete» previsto i tre pontili del prestigioso progetto?C’era ormeggiato il Crucefis, il barcone del gruppo «Barcaioli e Lavandaie» che, pur offrendo una ridotta resistenza alle correnti dell’Adda è stato estirpato dalla riva, distrutto e depositato, venti chilometri più a valle, dalla piena del fiume.Spero che gli studenti abbiano capito e che non vedano mai realizzati questi tre pontili destinati a soccombere alle piene e all’accumulo di detriti e immondizia, trasportati dal fiume.Ricordiamo inoltre agli studenti del Bassi che, per far posto a questa discutibile opera, si vuole distruggere una bellissima scalinata che ha ispirato lo stupendo pontile della Canottieri Adda di Lodi.Non sempre i “grandi” hanno ragione, quasi mai quando si tratta di spendere i soldi dei cittadini.
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