Non siamo pirati, un po’ di tolleranza per il nostro lavoro

Egregio Direttore, in questi giorni di intenso lavoro dei campi in cui si lavora febbrilmente per raccogliere il prodotto seminato nei mesi scorsi, sul Suo giornale sembra che si stia sviluppando una mobilitazione contro il lavoro agricolo, accusandolo in particolare di ogni problema relativo alla viabilità. L’occasione è stata offerta in particolare da un normale incidente che ha visto coinvolto un mezzo agricolo. Purtroppo, nel Lodigiano come in tutta la Lombardia – sono decine gli incidenti che si verificano e che vedono coinvolti mezzi e veicoli di ogni genere. In questo caso, è stato addirittura additato come un malvezzo agricolo quello di provocare incidenti!Mi sembra utile ricordare che il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada da parte dei conducenti di mezzi agricoli, come di qualsiavoglia veicolo, viene di norma valutato e sanzionato dagli enti preposti al controllo della viabilità ordinaria e straordinaria e solo a loro.Additare un lavoratore agricolo che conduce una trattrice come il prototipo del ‘pirata della strada’ ci sembra, a tutti gli effetti, eccessivo e fuorviante. Pensiamo che, prima di esprimere giudizi sommari e inveritieri, occorra agire con buon senso e con un minimo di tolleranza.Da sempre è proprio nel periodo estivo che il passaggio dei mezzi agricoli si presenta in misura maggiore per il semplice motivo che è in questo periodo che avviene il raccolto, nelle nostre zone prevalentemente di mais; poi, diminuisce fino ad azzerarsi durante gli altri periodi dell’anno. Quest’anno, inoltre, il raccolto è stato anticipato di qualche settimana, grazie alla condizioni favorevoli del tempo, andando a cadere nel periodo delle ferie estive quando è minore il flusso di veicoli sulle strade cittadine e provinciali. Sono stati, così, limitati al minimo i disagi per gli automobilisti che, d’altra parte, proprio in questo periodo dell’anno devono fare i conti con gli interventi di manutenzione ordinaria delle strade: un po’ di tolleranza per il lavoro agricolo ci sembra opportuna!Per chi vive del lavoro agricolo non può che adeguarsi all’andamento delle stagioni, con il periodo dedicato alla preparazione dei campi, a quello della semina e a quello del raccolto: inevitabile che in alcuni momenti si possano determinare alcuni disagi, necessari d’altra parte per conservare un ambiente che ci viene invidiato per il rispetto della natura e per la sua bellezza.

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