Non siamo una cloaca di rifiuti, con la logistica creiamo posti di lavoro

Sono il Cav Silvano Chiapparoli e faccio riferimento ad un articolo apparso nell’inserto di venerdì scorso “Corriere imprese”.Ancora una volta debbo rispondere ad una persona che sicuramente avrà la pancia piena e sarà stipendiato dalla politica.Il firmatario dell’articolo “Un’altra maxi logistica …”, (certo Signor Cancellato? – Direttore responsabile Linkiesta) apparterrà quasi sicuramente a qualche nuova realtà politica inventata da qualche nuovo gruppo di intellettuali e percepirà uno stipendio fisso mensile…Come tutti coloro che hanno studiato a fondo la teoria, asserisce che gli insediamenti logistici non sono quello che la gente ha sognato tanti e tanti anni fa. Tutte queste belle cose dovrebbe raccontarle ai parenti di coloro che si sono uccisi perché privati del posto di lavoro oppure a tutti i disoccupati che troverebbero sicuramente da ridire su tutte le elucubrazioni contenute nel suo articolo.Inoltre, per denigrare le aziende di logistica, le definisce cloaca in cui stoccare rifiuti, gas naturali, aziende a rischio di incidente rilevante.Fortunatamente appare sul Cittadino di oggi 2 febbraio il parere di una persona competente in materia, il Sindaco di Orio Litta Signor Pierluigi Cappelletti che lancia l’ennesimo allarme per un posto di lavoro ben sapendo che i nostri politici preferiscono difendere i terreni da coltivare piuttosto che creare 400/500 posti di lavoro per i giovani disoccupati (vedere la zona di Castel Sangiovanni per credere).Nonostante siamo tutti coscienti che per i prossimi 30 anni le fabbriche chiuderanno ed andranno (e resteranno) a produrre in posti più competitivi (leggi estero), qualcuno in modo spavaldamente ottuso si riempie la bocca con paroloni quali pianificazione armonica territoriale.Le società che sono andate a produrre altrove hanno poi bisogno di aziende che riforniscono tutti i punti vendita della nostra penisola, per tutti i prodotti di cui necessitano i 60 milioni di abitanti del nostro paese (medicinali salvavita e non, antitumorali, alimentari, arredamento, vestiti, giocattoli, generi di elettronica, telefonini e potrei citarne all’infinito).Sono cose talmente ovvie che è persino una perdita di tempo doverne parlare. La cosa più intelligente che ho trovato nell’articolo del direttore di questa Linkiesta è la frase di chiusura dei suoi sogni: non abbiamo la minima idea di cosa fare al loro posto…Il problema è tutto rinchiuso in queste poche parole: quelli che oggi scrivono parlando dei propri sogni di bambino non si sono mai preoccupati di creare posti di lavoro perché qualcuno lo ha sempre fatto per loro.Si capisce che il direttore di questa Linkiesta con la k non sa a che cosa serve la logistica.

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