Leggo con piacere sul «Cittadino» che l’amministrazione comunale di Codogno ha deciso di mettere mano al “disastro” della pavimentazione di piazza Cairoli, ove si svolge il mercato bisettimanale e centro della città, che - rifatta nel 1999 - da subito ha creato problemi alla circolazione dei pedoni soprattutto.Quale promotore di una raccolta di firme di cittadini che segnalavano che le beole posate avevano inciampi talmente consistenti anche di tre centimetri da causare la caduta delle persone, mi permetto di integrare il perfetto articolo della vostra corrispondente da Codogno, Luccini, con notizie che faranno capire cosa è successo di strano nella vicenda, oltre a quello che la corrispondente fa intendere fra le righe.Infatti, alla fine lavori, la giunta Croce, di destra, nominò il collaudatore il quale, preso atto dei documenti e di quanto realizzato, preso atto che le beole della pavimentazione presentavano inciampi enormi e che avevano spessori inferiori al dovuto, ciotoli non fissati al sottofondo, invitò invano la ditta costruttrice a sistemare le cose, per cui, atteso almeno un anno, rinunciò all’incarico. Passarono anni di silenzio finché, nel 2010, sempre l’amministrazione di destra nominò un nuovo collaudatore, vera testa di turco, che collaudò per buoni i lavori così realizzati accettando tutte le magagne rilevate dal primo collaudatore.Ora giustamente la giunta Ceretti ha in animo di incaricare una ditta, perché le malefatte vengano sistemate.Benissimo, dicono i codognesi, ma non saremo noi a pagare le malefatte altrui ma i responsabili del disastro della piazza Cairoli, in primis gli amministratori delle giunte Croce e Dossena che le hanno avallate e tutti i funzionari comunali che, pur ben retribuiti, hanno taciuto e controfirmato gli atti contabili.Io auspico che la giunta Ceretti ascolti i cittadini e cambi modo di governare in modo tale che la politica, quella con la P maiuscola, ritorni ad essere il punto di riferimento delle persone oneste.Grazie dell’ospitalità.
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