Buongiorno Direttore, scusi questo mio sfogo, ma di fronte a certe evidenze è difficile rimanere inermi. Mi spiego: come tutte le domeniche, alle 9 di mattina esco e vado a fare la mia corsetta trisettimanale per il parco dell’Arena e un giro nel centro di Milano.
Domenica 11 dicembre pensavo di trovare ancora al Parco dell’Arena le bancarelle della fiera degli “Obei-obei”. Con stupore, non c’era più nulla. Pensavo fosse un abbaglio dato dal freddo e stanchezza, invece no, tolto completamento tutto. Va beh!, continuo nella mia corsetta intanto il folclore natalizio lo troverò senz’altro in piazza Cordusio, via dei Mercanti, come tutti gli anni. Altro abbaglio: in via dei Mercanti al posto delle bancarelle, c’era un marocchino o cingalese (solo Dio li riconosce) che vendeva una specie di plastica che picchiata su una tavola si trasforma in una figura riprovevole. Mi dico: no, dai, è impossibile, l’anno scorso era tutto così diverso!
Vado in piazza del Duomo e stanno mettendo le ghirlande all’albero in piazza. Penso: no, dai, visto, stanno incominciando, saranno in ritardo!. In Piazza della Scala, nulla, però…. dai, sono in ritardo!!. Passa un’altra settimana, e rieccomi pronto e scattante domenica 18 dicembre…. (una settimana al Natale) anche perché è piacevole per un vecchietto di 57 anni andare a correre, andare in centro e vedere un po’ di allegria, specialmente in queste festività. Entro nel Parco dell’Arena e dove l’anno scorso c’erano gli scivoli innevati, cosa ti trovo?..... Nulla. Oh!, possibile!, vado in piazza Castello e c’è la partenza della Babbomaratona, tutti i partecipanti che portavano il classico cappuccio di Babbo Natale. Eh! Visto, dai, dai, bene!. Imbocco via Dante: deserto. Piazza Mercanti: tutto deserto, tranne la presenza del solito marocchino o cingalese. In piazza il solito albero però questa volta adornato. Mi sono fermato, e rifletto: qua c’è qualcosa che non va!, c’è qualcosa che non va!
Effettivamente caro direttore, c’è ! proprio qualcosa che non va!!!!. E sa chi è che non va?. Il nostro sindaco, il nuovo sindaco...: Pisapia.
Analisi: sono nativo di Casalpusterlengo, ma dall’età di 3 anni, abito a Milano, prima in famiglia e poi sposato. In 54 anni non ho mai vissuto l’atmosfera natalizia, così mestamente. Milano è sempre stata solare nella sua nebbia, colorita, festante, gioiosa, piena di musica, zampognari in circolazione, bancarelle con prodotti tipici e non del Natale, insomma per essere molto, molto venali, il commercio esprimeva tutta la sua carica. E la gente anche se non poteva spendere (è successo più di una volta), non rinunciava alle castagne e al proprio giro in Rinascente e all’Alemagna, per un caffè. Con il cappotto, la neve, il ghiaccio, il centro sentiva la festa, il milanese, sentiva la festa. Nel 2011… la completa solitudine e silenzio. Ora…, il sindaco, (che purtroppo Milano ha scelto) non è cristiano, e va beh!, non vuole spendere, vuole far capire ai milanesi che siamo in tempo di crisi. Bene, ma purtroppo ha fatto anche capire ai milanesi, che purtroppo non ha capito nulla della cittadinanza. Anche l’anno scorso c’erano gli extra-comunitari e anche se non avevano (come promette lui) l’abitazione gratis o la moschea, erano anche loro in centro a godersi il tempo festivo e forse, dico forse, a spendere degli euro per i parenti o figli. No, non ci siamo, non ci siamo. Milano è stata e doveva rimanere l’apice del meglio (anche se non capitale). No, non ci siamo. Ma nel 2015 ai milioni di visitatori che, speriamo, saranno qua a Milano per l’Expo, cosa offrirà Milano e il suo sindaco.
La solitudine.
Pisapia sta comunque sfruttando le progettazioni, la tecnologia, l’altruismo del precedente sindaco, di cui devo essere sincero non ne ero entusiasta, ma comunque ha lavorato per Milano. Dopo questa esperienza non so come ci presenteremo al mondo. Sicuramente avremo più immigrati, moschee (??!!). A Milano, si dice , che nella vita dia il pane per vivere. In molti casi, è m! olto ama ro, ma comunque si vive, se uno ha la volontà di dare, Milano, sa rendere il giusto. Però se uno sbaglia, purtroppo, è finita. Lo scorso sindaco è stato eliminato per scarsa partecipazione conviviale con i cittadini. Questo sarà eliminato per la mancanza di idee e per la sua ideologia della vita. Secondo me Milano non perdona e soprattutto non dimentica. Milano con questo cambiamento è caduta, molto in basso, oltre la profondità della terza linea della metropolitana.
Questa lettera, forse è stata dettata dai bei ricordi dell’infanzia, ma forse non è vero neppure quello, in quanto certe tradizioni, per me, vanno mantenute. La politica deve capire che non si usa solo il bastone con i cittadini, ma qualche volta……. Ci vuole anche la carota. Scusi lo sfogo!!.
Cordiali saluti.
Oreste Fraschini
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