Non è accettabile che un privato rovini la cosa pubblica

Egregio Signor Direttore, il 22/07/11 in questo spazio è stata pubblicata una “lettera firmata” con la quale veniva espressa una seria preoccupazione per l’insediamento del nuovo supermercato Famila. È stato dato spazio anche al dott. Ottorino Buttarelli che suo malgrado, penso, ha lanciato un appello per salvare un edificio di stile razionalista, pur di non vedere una costruzione “cubista” all’interno della città. Oggi, 29 settembre, leggo l’articolo della vostra giornalista, Sara Gambarini, la quale, con precisione e fondatezza, riporta quello che è il sentore di buona parte della cittadinanza. Tutte le situazioni elencate, causate dal nuovo insediamento accadono e si aggraveranno con la brutta stagione ed appunto con le festività.

Mi spiace che l’assessore alla viabilità affermi che “è una situazione che stavamo monitorando per cui abbiamo già messo in campo delle soluzioni sperimentali”. Si parla di sincronizzazione dei semafori, di onda verde per evitare l’inquinamento evitando troppe auto in sosta, differenziare i semafori evitando che i pedoni intralcino la sede stradale. L’accostamento dell’articolo, fantascientifico, relativo all’arrivo di una rotonda in zona Ducatona è un’occasione ghiotta. Leggo: “Questa sarà una soluzione di riflesso per via Conciliazione e viale Cappuccini, inoltre, l’abbattimento del muretto di via Raffaelllo, permetterà di istituire un senso unico “in direzione Famila”, passando da via Buonarroti e via Bettoni. Lo scopo è quello di spostare il traffico del Famila su strade interne, alleggerendo la Mantonvana”.

Prima domada: lo Studio di viabilità dell’arch. Paolo Riganti, ha previsto tutto questo? Sembra di no, infatti la conclusione della sua relazione così riporta: “In conclusione il traffico indotto dalla nuova struttura di vendita appare compatibile con il sistema della viabilità attuale di cui non influenza, se non in minima parte, il livello di servizio e le velocità di percorrenza”.

Seconda domanda: per quale motivo, monitoraggi, sincronizzazione di semafori, spostamento del traffico nelle vie interne e di riflesso una rotatoria, dovranno essere a carico della collettività?

Mi permetta signor Direttore di allegarle anche una mia lettera inviata al signor Sindaco di Casale il giorno 18 settembre 2011, rimasta senza riscontro. Se vorrà pubblicarla ha il mio consenso. Grazie.

“Il giorno 25 agosto, come a Lei noto, è stato inaugurato il nuovo Famila. Non entro nel merito dei benefici che questo punto vendita distribuirà ai cittadini di Casale. Converrà con me che, nella nostra città, i supermercati non mancano. Di certo ci ritroviamo una struttura che non c’entra nulla con i decorosi edifici della zona e con l’unico viale alberato di Casalpusterlengo. Il recupero dell’esistente è rimandato. Il movimento architettonico razionalista ha perso una testimonianza, nonostante l’appello del dott. Buttarelli. Ha prevalso, paradossalmente, il principio di funzionalità e razionalismo tipico del dopoguerra. È con meraviglia e dispiacere, quindi, che ho visto sorgere il contenitore di cemento e completato con una velocità incredibile, tanto è che è stato battuto anche l’esito del ricorso del Conad, al Tar della Lombardia, al momento non ancora emesso.

Le perplessità aumentano, quando apprendo che, per l’utilizzo dell’area su cui sorge ora il supermercato, è stato presentato uno “Studio di viabilità” per “Nuovo insediamento commerciale e residenziale a Casalpusterlengo” a firma dell’arch. Paolo Riganti (dicembre 2008) che rileva tra l’altro, il traffico il venerdì pomeriggio dalle 17.00 alle 18.00; inoltre, è stata posta particolare attenzione: “….alla funzionalità dell’intersezione tra la ss 234 e via Conciliazione, in particolare per gli ingressi e le uscite dal nuovo insediamento”. Epilogo scontato della relazione: ”In conclusione il traffico indotto dalla nuova struttura di vendita appare compatibile con il sistema della viabilità attuale di cui non influenza, se non in minima parte, il livello di servizio e le velocità di percorrenza”. Speriamo bene.

A parte le polemiche che a questo punto non servono a niente, mi rivolgo a Lei per segnalarle lo stato dei marciapiedi di Via Conciliazione e Via Mantovana. Già le foto, che allego, rendono l’idea ma, se vorrà disporre un sopralluogo, concorderà con me che necessita una soluzione al problema. Probabilmente non esiste una regola scritta, ma penso che una società come “Famila”, che impone una struttura non propriamente compatibile con l’ambiente circostante, possa anche non curarsi della proprietà pubblica. È inammissibile che le finiture, nella proprietà privata, siano completate a regola d’arte, mentre i marciapiedi, che circondano l’area e rovinati per il 70-80%, vengano ripristinati nella stessa misura lasciando il 20-30% dissestati. Presto, a causa dell’assestamento della parte ripristinata, i dislivelli aumenteranno la pericolosità per i pedoni. Non è possibile accettare che un privato possa rovinare il bene pubblico impunemente con danno ai cittadini di Casale.

Penso che rientri nella sua possibilità far capitolare la proprietà e se non sarà possibile, non scarti la proposta di una raccolta punti per ogni spesa, che il Famila potrà destinare al rifacimento dei marciapiedi.

Distintamente”.

Santino Gobbi

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