Non ci sono imboscati alla Questura

Questo è il pensiero del SIULP Lodi, il più rappresentativo sindacato di Polizia presente sul territorio, guidato dal Segretario Provinciale Saverio PERUGINI, dopo la pubblicazione dell’articolo sull’edizione del cittadino di giovedì 01.03.2012.

È vero il contrario, nella Questura di Lodi, ma anche nelle altre specialità come la Stradale di Lodi e Guardamiglio, nonché presso la polizia Ferroviaria di Lodi, l’organico è ridotto all’osso, oramai tutto è affidato al senso di abnegazione che contraddistingue gli operatori di polizia che con spirito di sacrificio cercano ogni giorno di assicurare al meglio la sicurezza dei cittadini.

Il SIULP non comprende la polemica sfociata sul quotidiano il cittadino da parte dell’amministrazione comunale di Lodi, sulla cattiva gestione della Questura. Non si capisce quali conoscenze dell’organico e delle dinamiche interne alla Questura hanno costoro per fare tali affermazioni. Vogliamo far notare che negli ultimi 3 anni l’organico delle forze dell’Ordine in generale è diminuito di diverse unità, solo la Polizia di Stato ha visto diminuire il proprio organico di circa 15.000 uomini, in virtù del blocco del turn over. Il Compartimento della Polizia Stradale della Lombardia ha visto ridotto il proprio organico di circa 300 unità, per non parlare della Polizia Ferroviaria.

L’organico della Questura nel corso degli anni si è notevolmente ridotto, mentre il lavoro è nettamente aumentato. Sovente il personale degli uffici deve ricoprire altri

incarichi per dare la possibilità ai colleghi di fruire delle ferie. Inoltre, deve sopperire ai servizi di ordine pubblico in occasione delle partite di calcio, hockey, pallacanestro e manifestazioni varie. Non solo, vorremmo far notare che le indagini di polizia giudiziaria sono fondamentali per assicurare la sicurezza dei cittadini, non basta solo il lavoro di prevenzione, ma le due cose devono viaggiare in parallelo. Spiace apprendere che tali principi non siano stati considerati proprio da chi sino a qualche anno fa ha contribuito a guidare la Questura.

Il SIULP ritiene che la Polizia di Stato nella provincia di Lodi faccia il suo mestiere in modo egregio, basta solo prendere visione degli interventi che effettua giornalmente il personale dell’ufficio volante, dalle pattuglie della Polstrada di Lodi e Guardamiglio, nonché la Polfer, il numero delle persone tratte in arresto e le persone denunciate a piede libero, nonché quelle identificate giornalmente. È da evidenziare che nella Provincia di Lodi è quasi assente il fenomeno della prostituzione e del nomadismo, mentre basta oltrepassare il confine con le altre province limitrofe per constatare che il fenomeno è parecchio diffuso. Questo grazie anche ad un efficace controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine in generale.

Non solo, con le poche risorse disponibili, la Questura di Lodi, applicando la legge “Rognoni La Torre”, ha condotto una articolata e complicatissima operazione nei confronti della cosca mafiosa degli Abbate, affiliata a cosa nostra e che si stava radicando nel nostro territorio, alla quale nel mese di aprile del 2011, ha sequestrato tra Lodi, Milano e Palermo, un patrimonio immobiliare e mobiliare pari a €. 22.000.000,00 di beni. Tale operazione ha riscosso tra gli addetti ai lavori e tra i colleghi della Questura di Palermo che hanno collaborato per portare a termine l’operazione, un notevole plauso.

La Locale Squadra Mobile, nel corso del 2009/2010, ha concluso una importante operazione per contrastare lo spaccio di stupefacenti in questa provincia, procedendo alla carcerazione di più di venti persone di varie nazionalità le quali si erano rese responsabile, a vario titolo, di numerosi reati di grave allarme sociale, tra cui spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, estorsione, lesioni personali aggravante ecc… Per non parlare degli ingenti quantitativi di droga che la polizia stradale sequestra quasi giornalmente.

Tuttavia, è bene sottolineare che gli uffici di polizia hanno una loro struttura che per poter funzionare al meglio hanno bisogno di numerose figure professionali, tutte con pari dignità, per cui continuare a sostenere che vi siano colleghi imboscati negli uffici denota una scarsa conoscenza dell’articolazione interna della Questura.-

Queste sono solo alcune delle operazioni che gli operatori di polizia della provincia di Lodi hanno portato a termine nonostante la carenza cronica di personale.

Non solo, la Polizia di Stato, così come l’Arma dei Carabinieri, essendo corpi di polizia a competenza generale si occupano di numerosissime materie, tra cui quella di rilevare anche gli incidenti stradali, che il più delle volte impegnano anche per diverse ore il personale addetto al controllo del territorio. Su questo fronte abbiamo più volte chiesto una copertura anche in ore serali e notturne del servizio di rilevazione degli incidenti stradali a cura della polizia locale, affinché non vi siano durante tale delicata fascia oraria, ultronei impieghi del personale della sezione volanti. Auspichiamo che l’amministrazione comunale non lasci cadere nel nulla quest’ennesimo appello.

La Questura di Lodi, così come numerosissime strutture della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri sono al collasso, mancano autovetture efficienti, il parco macchine è

vetusto, i computer sono datati, mancano le divise. Tuttavia, non ci siamo scoraggiati e in qualche modo ci siamo datati da fare senza fare alcuna polemica strumentale. Per recuperare personale, da impiegare nel controllo del territorio, il Questore prima e il SIULP dopo, hanno chiesto sostegno alla Provincia di Lodi, nella persona del Presidente Pietro FORONI, il quale, mostrandosi molto sensibile al problema della sicurezza, non ha esitato a fornire un contributo economico per l’istallazione del dispositivo antintrusione da predisporre nella sede di Via Defendente. Purtroppo, tale somma è in giacenza alla Prefettura di Lodi, e non si capisce come mai, nonostante la somma sia stata stanziata già da qualche mese non si è dato avvio ai lavori. Inoltre, in un incontro avuto con il Signor Prefetto della Provincia di Lodi, da poco insediatosi, abbiamo fatto presente che, vista la scarsità di personale, non è più sostenibile la vigilanza h. 24 in tre strutture, ovvero, la sede di Piazza Castello, la sede distaccata di via Defendente e la Prefettura, per cui così come è in corso di valutazione per la sede di via Defendente, sarebbe auspicabile che analogamente si riflettesse sulla opportunità di mantenere il servizio di vigilanza h. 24 presso la locale Prefettura, ricorrendo semmai ad un moderno dispositivo antintrusione,come ormai hanno già fatto altre Prefetture, tra cui quella di Varese e Pescara. Il Prefetto ha dichiarato che avrebbe sottoposto il caso al dipartimento e poi ci avrebbe dato una risposta. Questo secondo noi significa impegnarsi per far funzionare l’apparato sicurezza, cercare soluzioni attraverso la collaborazione con altre istituzioni, senza ingaggiare sterili polemiche che hanno l’effetto di aggravare i problemi piuttosto che risolverli.

Per quanto riguarda il rilascio dei passaporti, noi poliziotti saremmo ben contenti di liberarcene e demandare tutti ai comuni, con tutto l’onere che comporta, ma non solo, auspichiamo che agli stessi uffici venga demandato anche il rilascio dei permessi di soggiorno. L’amministrazione comunale forse non ha ben presente quali accertamenti comporta il rilascio di un passaporto oppure di un permesso di soggiorno, la gestione delle pratiche e l’eventuale espulsione di un cittadino extracomunitario oppure l’allontanamento di un cittadino comunitario.

Noi crediamo che sia ora di finirla di fare della demagogia spicciola alle spalle dei poliziotti, i quali non vogliono essere risucchiati nella polemica politica, in quanto il nostro unico intento è quelli di garantire la sicurezza dei cittadini al di là di qualsiasi colore politico. Vorremmo fare il nostro lavoro in piena armonia con le altre istituzioni e con la società civile ai quali chiediamo solo collaborazione e non certo contrapposizioni, al fine di garantire il miglior servizio possibile ai cittadini.

In un periodo di congiuntura economica come quello che stiamo attraversando, ove lo scontro sociale è destinato ad aumentare sempre di più, non troviamo utile la caccia alle streghe dando la colpa agli altri dell’aumento del numero dei reati. Sarebbe utile e auspicabile che l’amministrazione comunale si preoccupasse di dare corso al piano per la sicurezza che prevede l’installazione di telecamere da dislocare nei punti strategici della città. In questo modo potrebbe fornire un contributo utile sia alla prevenzione che alle indagini in caso di reati.

La polizia non accetta lezioni sulla gestione della sicurezza, non nega che si possa migliorare, ma il tutto deve avvenire nelle sedi preposte coinvolgendo tutti i soggetti interessati, e non attraverso le pagine dei giornali.

Pubblichiamo la lettera inviata dal Segretario Siulp Saverio Perugini , che risponde alle polemiche nei confronti della Questura di Lodi

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