Non c’è che dire, una preveggenza e un fiuto politico da grandi strateghi

Egregio direttore, ho notato che “Il Cittadino” ha smesso di occuparsi della Città metropolitana di Milano. Per quale motivo? Eppure la situazione nella quale si trova la vecchia “Provincia di Milano” è a dir poco drammatica. A parte il fatto che la Città Metropolitana non è mai decollata e che il sindaco di Milano continua a occuparsi della sua città ambrosiana ignorando di avere competenze maggiori su tutti i Comuni della sua cerchia, mi dicono che la situazione economica di Palazzo Isimbardi è drammatica, con conti in rosso che sommano a parecchie centinaia di milioni di euro.

Provi a chiedete oggi ad un qualsiasi cittadino di Milano o a uno che abita nei 134 Comuni dell’ex Provincia di Milano se sa cos’ è la Città Metropolitana. Non saprà rispondere, perché si è trattato di un’istituzione calata dall’alto. Le strade della metropoli milanese sono conciate da far pietà e le scuole superiori evidenziano gravissime carenze nella manutenzione. Non hanno fatto nulla sulla mobilità condivisa e sul biglietto unico e dopo la bocciatura referendaria l’ex Provincia è sempre più un’istituzione fantasma, non ci voleva molto a capirlo prima.

Ho molto apprezzato, sul “Cittadino” dei mesi scorsi, la presa di posizione che avete assunto circa il futuro della Provincia di Lodi e l’ipotesi di un più stretto collegamento del Lodigiano con il Cremasco. Ero presente alla serata che avete organizzato su questo tema nell’auditorium della Banca Popolare di Lodi, nella quale anche il governatore della Lombardia si mostrò possibilista sulla grande scelta futura.

Mi ricordo anche molto bene su quanto dichiarato dai politici lodigiani, che a partire dall’ex sindaco di Lodi (poi finito malamente nella maniera che tutti sappiamo), dal presidente della Provincia Mauro Soldati e dall’ex presidente della Camera di commercio Carlo Gendarini, tutti si dichiararono in maniera entusiasta a favore del fatto che la Città Metropolitana inglobasse la Provincia di Lodi.

Se fosse avvenuto, oggi non avremmo più neppure gli occhi per piangere.

Non c’è che dire, una preveggenza e un fiuto politico da grandi strateghi.

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