Neppure un deposito per le biciclette e i furti continuano

Egregio Direttore, le scrivo in un momento di sconforto e di rabbia dopo che stasera, rientrando a Lodi col treno da Parma, dove lavoro, ho constatato che per la SETTIMA VOLTA (!!!) in tre mesi mi hanno rubato la bicicletta. Ciò è avvenuto in stazione, in Piazza Castello e persino dal giardino di casa. Ho sempre svolto regolare denuncia alla polizia, e così farò anche domattina, sentendomi un po’ ridicola ma sempre confortata e ben accolta dalle forze dell’ordine.Attraverso il giornale da Lei diretto vorrei lanciare un segnale di protesta, che mi piacerebbe arrivasse anche al Sindaco: come è possibile che in una città che è stata di recente segnalata positivamente per la presenza di un alto numero di chilometri ciclabili non sia possibile, di fatto, usare liberamente la bicicletta, a meno che si sia disposti a comperarne una nuova ogni settimana? Tralascio il senso di avvilimento del lavoratore che torna stanco dopo una giornata fuori casa e si sente per l’ennesima volta gabbato; vorrei sottolineare però almeno il senso di frustrazione di chi, dopo avere convinto i propri figli che ci si può muovere in città anche senza inquinare, senza intasare le nostre strette vie con le auto, deve ammettere che il senso civico ed ecologico purtroppo soccombono di fronte alla furbizia e alla vigliaccheria di chi ruba, ma anche di fronte all’indifferenza della città nei confronti di un problema che sta assumendo a Lodi proporzioni incontrollabili. Non c’è parente, o conoscente o vicino di casa che negli ultimi tempi non abbia subito questo tipo di furto; si sentono voci (leggende metropolitane?) di camion che da tutta la Lombardia «esportano» bici rubate, nuovo business della piccola malavita locale. Non voglio protrarre oltre questo mio lamento. Chiedo però al Sindaco, alla Polizia Municipale, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri... a chi mi vuole rispondere: che cosa si sta facendo a Lodi per arginare il problema? Perché non esiste nei pressi della stazione, come nella maggior parte delle città «paladine dell’andare in bici», un deposito custodito (a pagamento) per le biciclette? Perché in una città che si vanta per le sue piste ciclabili siamo costretti a non usarle? Io stasera ho deciso che per ora non comprerò nessuna altra bicicletta. Ci rinuncio!!!Grazie infinite a chi avrà voglia di rispondermi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA