Nelle risposte sul biologico un sarcasmo fuori luogo

Illustre Direttore Pallavera,sono frequenti le lettere che parlano di agricoltura, di OGM e di biologico.Interessanti, come sempre, sono le riflessioni del Sig. Tarcisio Papetti, che con mirabile sintesi, ci fornisce preziose informazioni.Più volte è intervenuto su «Il Cittadino» per polemizzare contro il biologico. L’ultimo intervento è del 03 Ottobre us, dove con tanto di foto mostra il risultato dell’esperimento biologico «che lui stesso ha fatto su di una pianta di pero».Parecchi lettori sono curiosi di sapere per quale motivo i Sig. Roberto Pinton e Paolo Carnemolla, autorevoli Dirigenti di Assobio e Federbio, non hanno mai risposto alle polemiche avanzate del Sig. Tarcisio Papetti, mentre hanno avuto un atteggiamento aggressivo e supponente nei confronti di altri lettori, che a più riprese, sempre su «Il Cittadino» esprimevano dubbi sul comparto biologico e sono stati fatti invece oggetto di una ironia irrispettosa e di un sarcasmo fuori luogo. Non saranno certamente le implicite intimidazioni fatte dai due Dirigenti che fermeranno tutti coloro che democraticamente in puro voltairiano, vorranno manifestare liberamente le proprie idee. I buontemponi (come vengono definiti i lettori «criticoni») che non hanno nulla di meglio che far perdere tempo a Dirigenti molto occupati nella loro nobile missione, sono persone di una certa età, che hanno già abbondantemente dato al paese, chi facendo il contadino, chi l’operaio, chi l’impiegato, chi l’artigiano e che attraverso immani sacrifici hanno contribuito a far progredire l’Italia, difendere la libertà e la democrazia, di cui anche questi Signori usufruiscono a volontà.Quindi i Sig. Pinton e Carnemolla dovrebbero avere maggior rispetto per le persone per tutti questi lettori «ignoranti» e se proprio volessero confutare legittimamente le critiche, lo facciano con più educazione e garbo.È possibile avere un elenco di aziende che producono «solo biologico» nel lodigiano e zone limitrofe»? Così i «criticoni», gli «ignoranti» ed i «perditempo», avrebbero l’occasione di visitarle, informarsi e ricevere lezioni dagli esperti e... chissà, magari ritornare a casa non avendo più dubbi perché convinti sulla serietà del settore biologico.

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