Nella vicenda emergono vecchi rancori di partito

Ho seguito nelle cronache locali e sulla pagina delle lettere la disputa intentata dal consigliere comunale Sfondrini di Sel nei confronti dell’assessore allo sport Premoli sulla questione della nuova piscina coperta. Devo dire che, al di là del merito dei vari aspetti sollevati, ne ho ricavato l’impressione di una sorta di “regolamento di conti” tra ex compagni di strada (Premoli era stato nominato in giunta proprio in rappresentanza di Sel, prima di essere “scaricato” dal partito) di cui francamente non si riesce davvero ad apprezzare l’utilità, né a comprendere l’obiettivo. Mi ha fatto sorridere leggere che, pur di trovare qualche motivo di contestazione, la Sfondrini abbia fornito ai lettori una “interpretazione autentica” dei silenzi di Premoli, e se tanto ci dà tanto, tra poco arriveremo alla lettura del pensiero (e magari al processo alle intenzioni, che in situazioni di questo genere è un rischio sempre dietro l’angolo). Non è che la cosa debba provocare chissà quale turbamento nell’opinione pubblica ma sembra più una vicenda di rancori di lista ( Sfondrini e Premoli un anno fa erano il ticket del partito) piuttosto che di vicenda politica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA