Motivazioni giuste, ma la soluzione del Comune è sbagliata

Il comune di Lodi ha annunciato la volontà di implementare il sisitema Bike To Work, attraverso l’erogazione di contributi economici per chi già utilizza la bicicletta negli spostamenti casa‐lavoro in città, come “investimento nella mobilità sostenibile”, con i proventi derivanti dalla multe. In un quadro di risorse scarse pensiamo che, partendo da motivazioni giuste, il Comune sia arrivato a proporre soluzioni sbagliate. Primo perché in una città come Lodi chi non utilizza la bici, non lo fa perché costa troppo. E quando costa, ciò è una diretta conseguenza dalle politiche adottate dal Comune.

Noi crediamo che sia più efficace intervenire garantendo un accesso diffuso e gratuito a quelle infrastrutture necessarie a supportare la scelta di chi vuole utilizzare la bici per muoversi. Ci riferiamo ad esempio al parcheggio gratuito delle bici di fronte alla stazione, una struttura che è sottodimensionata rispetto alla domanda degli utenti e priva di video sorveglianza per prevenire i furti.

La risposta che il Comune ha messo in campo è la realizzazione di un parcheggio video sorvegliato, ma a pagamento. Da una parte quindi il Comune annuncia che in futuro,

forse, darà soldi a chi usa la bici, ma nella realtà oggigiorno applica una tassa chi già lo fa.

Gli investimenti in tal senso non sarebbero certo così onerosi per un’amministrazione, ma forse non gli garantirebbero quel ritorno d’immagine che invece cerca quando promette di distribuire soldi.

Secondo perché di investimenti sbagliati sulla mobilità ciclabile le istituzioni di questo territorio (Comune e Provincia) ne hanno già fatti parecchi e spesso purtroppo con il pieno sostegno delle associazioni ciclistiche locali. Basta ricordare il bike sharing provinciale: 280 mila euro per un servizio che non usa nessuno (2 abbonamenti in 12 mesi), lo stato in cui versa quello comunale delle biciclette rosse, la chiusura del servizio della bicistazione (operatore che se ne va dopo appena due anni).

Perché quindi distribuire incentivi per assumere un comportamento che già di per sè fa risparmiare? Perché farlo sottraendo risorse agli investimenti sulla sicurezza e manutenzione della rete esistente? Forse perché illuminando meglio gli attraversamenti pericolosi, tappando le buche nell’asfalto, facendo manutenzione alle piste e acquistando la vernice rossa per rinnovare la segnaletica orizzontale (che è in uno stato pietoso) non si finisce sui giornali?

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