Materiali sospetti in discarica, cosa si attende a sistemarli?

Pare che a Cavenago d’Adda, l’accumulo compulsivo di materiali pericolosi sia diventata una preoccupante tendenza comunale.È lecito aspettarsi qualcosa di poco salutare, sepolto in quella collina di rifiuti frutto annoso di mal governo del territorio e di quant’altro....Ma vedere accumuli di materiale di dubbia origine (all’apparenza amianto) giacere per settimane , forse mesi, nell’oasi ecologica (?!) del proprio Comune, può far capire molte cose.Pare che il Comune sia stato avvertito da parecchio tempo, pare che si stia cercando di capire se è davvero amianto, pare che.... le voci si sa si rincorrono, ma tutto rimane lì, seminascosto da un semplice cartone, esposto all’intemperie, in un posto frequentato da tutti i cittadini che scaricano i loro differenziati.Nel ricordare agli eventuali marziani di passaggio , che basta una singola fibra di quel materiale per sviluppare un cancro alle vie respiratorie o altro, vorrei capire se sia così oneroso isolare quel materiale in un luogo sigillato, aspettare tutti i risultati del mondo, ed eventualmente smaltirlo a norma di legge, prima che fra 10 o 20 anni, qualcuno ci lasci le penne per l’indolenza di qualcuno. E se non fosse amianto? Tanto meglio, ma nel dubbio, non possiamo permetterci nessun dubbio.Orsù signori, non vi è cara la salute dei vostri concittadini? Saremo mica in meridione, da dove ogni sera Striscia la Notizia e Report ci fanno vedere gli scempi sul territorio? Se non si riesce a gestire neanche un mucchietto di (probabile) amianto, come si farà con una discarica fra le più grandi del territorio? È proprio il caso di dire “chi vivrà vedrà”! Ahinoi....

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