Ma la retorica della propaganda alla fine si scorda dei problemi veri

A pochi giorni dalle elezioni è impossibile non notare il gran fermento che si anima in ogni angolo della nostra città: i candidati sindaci si proclamano vicini alla gente con slogan da Tv commerciale e punti di raccolta delle opinioni dei cittadini, offrono palloncini e panini con la nutella ai bambini per poi chiedere in cambio una foto da postare su facebook per confermare la vicinanza alla popolazione che (sperano)li voterà. Questi teatrini sono divertenti, fino quando non diventano una beffa per chi, come me, cerca nei rappresentanti politici una risposta concreta ai propri bisogni quotidiani.Sono mamma lavoratrice di 3 bambini, 2 dei quali frequentano la scuola dell’infanzia Archinti. L’ultimo, Tommaso, ha solo dieci giorni. Abitiamo in via Lodino, al civico 38.Accedere alla scuola Archinti con passeggini o carrozzine non è semplice: all’ingresso c’è uno scalone con circa 20 gradini, poi dalla portineria alle aule vi sono 2 scale di 10 gradini separate da un corridoio di circa 50mt e infine, per giungere alle aule, ci sono altri 40 gradini. Ora, andare a prendere i miei bambini più grandi con Tommaso nel passeggino è per me impossibile: non posso portare il passeggino all’interno della scuola né tantomeno tenere il bambino in braccio con una mano mentre tento di coordinare l’uscita dalle aule degli altri due bambini (vestirli/raccogliere il materiale scolastico/portarli in bagno al bisogno/ect…): è un’operazione mal congegnata oltre che pericolosa.Per queste ragioni ho fatto richiesta del servizio di trasporto con il pullmino del comune, previa disponibilità dei posti . La fermata è in Piazza Barzaghi, a 50mt dal mio civico. Questa richiesta però mi è stata negata perché la distanza minima per accedere al servizio secondo quanto stabilito dalla Delibera della Giunta Comunale n.88 del 4/06/2012 è di 750mt, mentre la distanza dal mio civico alla scuola Archinti è di 700 mt.La distanza è l’unico criterio di assegnazione del servizio ed “è calcolata sulla base del percorso più breve percorribile e non deve essere inferiore a 750mt”. Nel mio caso, il percorso più breve è appunto di 700 mt, ma presuppone che sia percorso a piedi (in macchina sarebbe 900 mt): è una forzatura! Una mamma che porta 2 bambini a scuola prima di andare al lavoro usa la macchina, a meno che non lavori in corso Archinti.Le mie considerazioni in tal senso sono:1- nell’ottica di fornire un servizio che risponda alle esigenze delle famiglie che presentano difficoltà oggettive nell’accesso alla scuola, cari candidati “vicini alla gente”, il criterio della distanza può essere l’unico criterio di assegnazione? O forse si può pensare ad altri parametri come: numero di figli, occupazione/disoccupazione, età dei bambini, abilità/disabilità del minore, ect…?2 - il comune spesso promuove iniziative (ambiziose) per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia http://www.comune.lodi.it/lodidonna/progetti/aiuto_conciliare.htm) , ma poi si nega il servizio di trasporto che è un servizio basilare per venire incontro alle esigenze pratiche delle mamme lavoratrici: ha senso?Di fronte al diniego ho chiamato la D.ssa De Mattè, dirigente dell’ufficio istruzione, chiedendole chiarimenti e sperando che potesse rivalutare la mia richiesta, ma ho trovato un muro , per non dire di peggio (“non so cosa dirle”, “ho applicato i criteri della delibera”, “scriva all’assessore”, “non ho tempo da perdere” ect…).Ho contattato Simone Uggetti, che si è prodigato per fare aprire di nuovo la mia domanda, ma in Comune pare che siano tutti sordi: per questo anno scolastico non sono previste deroghe alla delibera.È evidente che la retorica degli slogan da propaganda non riesce a fare i conti nemmeno con il servizio di scuolabus richiesto da una famiglia con 3 figli.Da lodigiana prossima alle elezioni auspicherei che coloro che ci chiedono il voto, dichiarandosi “vicino alla gente”, abbandonassero gli slogan preconfezionati a favore di un’azione politica concreta che li rendesse credibili agli occhi degli elettori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA