Ma il problema non è quello di essere i primi della classe...

Una polemica, quella lanciata da Primavera Lodigiana nei confronti della lista Lodi Comune Solidale, decisamente inutile. Una polemica che sembra dire: solo noi di Primavera Lodigiana possiamo parlare dell’ex Atm, gli altri sono opportunisti, non conoscono la realtà della zona e si arrogano il diritto di fare proposte che non sono “farina del loro sacco”. Ma guarda un po’, tutto ad un tratto il problema non è più quello di sistemare l’area, ma quello di essere i primi della classe, i primi ad avere sollevato il problema: questo non è opportunismo politico?Ho lavorato nel consiglio di zona per molti anni e ho portato avanti con convinzione la battaglia per la riqualificazione dell’area ex ATM. Quando ho scelto di entrare nella lista Lodi Comune Solidale, ho condiviso con tutta la lista la necessità di inserire nel nostro programma l’impegno a riqualificare l’ex Atm e abbiamo convenuto che sarebbe stata una delle nostre battaglie. A proposito, non mi sembra di avere letto questo nel programma di Primavera Lodigiana, ma non voglio scendere nella polemica. Sabato scorso, quando abbiamo fatto l’iniziativa nel quartiere, nonostante la pioggia, diversi cittadini si sono avvicinati al nostro banchetto: erano seriamente preoccupati perché l’area ex Atm è da troppo tempo abbandonata e presenta evidenti segni di degrado; la loro richiesta è stata quella di intervenire e sistemarla in fretta.Una battaglia, quella di sistemare l’area, che parte da lontano e si colloca all’interno di una partecipazione intensa dei cittadini alla vita del quartiere condiviso con il Consiglio di Zona. Quello che noi diciamo è che bisogna partire da quell’ esperienza, riprendere il vecchio progetto che prevedeva la messa a disposizione della palazzina per gli abitanti e le associazioni di zona, con lo scopo di dare supporto concreto ai bisogni del quartiere e di creare momenti di confronto tra i cittadini e l’amministrazione comunale: può diventare spazio di creazione di idee, una sorta di laboratorio propositivo per la città, il quartiere e il Comune.Bisogna intervenire anche sul capannone per riqualificare totalmente l’area. Siamo convinti che la ristrutturazione di quell’immobile debba essere studiata come spazio di utilizzo sociale: un tempo il Consiglio di zona parlava di spazio polifunzionale, uno spazio sociale utile per il quartiere e la città, come, ad esempio, una sala studio e lettura, un internet point, uno sportello informa giovani, un teatrino per le compagnie teatrali cittadine, un centro d’aggregazione per gli anziani, un ostello... Proposte aperte al confronto che abbiamo voluto condividere con i cittadini sabato scorso in Piazza XXV aprile.

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