Ma la crociata contro le slot è una battaglia persa in partenza

Egregio Direttore, anche a Codogno, si levano voci (come si dice? autorevoli?), contro l’installazione nei bar della città delle (quale termine va di moda? Ah, sì: famigerate slot machine). Sono intervenuti, sull’ argomento, tanto il Parroco quanto una Assessore, e chissà quanti si accoderanno, auspicando che i locali pubblici della città rifiutino, se non ne hanno, o rimandino ai gestori le macchinette incriminate. Senza voler entrare nella questione (se tali aggeggi siano o meno fonte di rovina e di disastri vari), vorrei solo molto, ma molto modestamente far notare a tutti coloro che, armati delle migliori intenzioni, sono partiti o vogliono partire lancia in resta per tale pur nobile crociata, che, ahimè, è una battaglia persa in partenza. Dal momento in cui, infatti, il gioco alle slot è diventato anche on line, non serve più neppure andare al bar; per giocare, infatti, basta starsene comodamente sdraiati sulla propria poltrona, a casa, davanti al computer. Svuotare i locali, dunque, è come combattere coi mulini a vento, tanto glamour, quanto inutile.

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