Ma come si mantiene un’agricoltura che produce solo debiti?

Egregio direttore, ho letto l’intervento del signor Gianni Piatti del 9 luglio dove elogia l’agricoltura lodigiana e la sprona a continuare a valorizzare il polo scientifico, composto dall’università di veterinaria, istituti di ricerca, dal parco tecnologico… peccato che tutto questo sopravvive e resiste grazie ai contributi e fondi regionali, nazionali e comunitari. Hanno costi gestionali enormi, tanto che il parco tecnologico è già in forte debito e che il nuovo assessore regionale dell’ agricoltura Fava ha dichiarato che è uno spreco, d’altronde come poter dargli torto, il passato non bisogna dimenticarlo. La recente cessione dello storico immobile sede del Consorzio agrario di via Ripamonti a Milano per migliaia di agricoltori è stato un colpo al cuore, così come la fine ingloriosa della Polenghi lombardo e vedere la rovinosa fine di salumifici, riserie e tante altre aziende a cui abbiamo assistito inermi e senza potere fare niente. Sarà dura mantenere tutto e tutti con questa agricoltura che produce debiti invece che reddito. Grazie come sempre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA