Ma chi sta eseguendo dei controlli mirati sulla discarica?

Gentile direttore,ho letto con attenzione la lettera pubblicata lo scorso 2 febbraio e inviata dall’Arpa di Pavia-Lodi a seguito della mia segnalazione circa i conferimenti dei rifiuti che avvengono con il buio, nella primissima mattinata, nella discarica di Soltarico. Ringrazio Arpa della precisazione, anche se mi permetto di aggiungere che, da quanto pubblicato nei mesi scorsi dal “Cittadino”, prima dell’intervento della Procura della Repubblica di Lodi, in discarica i conferimenti di materiale non trattato proseguivano da chissà quanto tempo (e le fotografie pubblicate dal giornale lo testimoniano): segno evidente, questo, che forse non tutti gli enti preposti sono intervenuti con celerità.È quanto sta forse accadendo in questi giorni: se – come è stato dichiarato ripetutamente dal presidente della provincia di Lodi – la discarica doveva ormai essere esaurita entro la fine del 2016, perché i conferimenti stanno proseguendo ancora, e siamo nel febbraio 2017? Perché questi camion di rifiuti vengono accolti in discarica di primissima mattina, con il buio, quando lungo la strada provinciale Lodi-Castiglione circolano pochissime persone e non alla luce del sole? Quanta altra capienza ha ancora la discarica? Si sta procedendo con ulteriori sopralzi (e dire che “Il Cittadino” aveva scritto che l’impianto su indicazione della Provincia doveva essere rimodellato, perché era stato troppo sopraelevato)? Ancora: quale tipologia di rifiuti viene scaricata a Soltarico? Quali sono le località di provenienza di questo materiale?E, soprattutto, chi sta eseguendo dei controlli mirati?Mi auguro che Arpa e tutti gli enti preposti, provincia, comune e procura della repubblica compresi, stiano eseguendo scrupolosamente tutti questi controlli.In Italia vorremmo tanto che si eseguissero controlli preventivi e non a posteriori, soprattutto su impianti inquinanti come una discarica.Colgo l’occasione per segnalare ad Arpa e ai lettori del “Cittadino” un altro aspetto un po’ inquietante della vicenda. Una mia parente di Soltarico mi ha fatto pervenire la fotocopia di una recente pubblicazione diffusa a Cavenago. Vi si legge, circa la discarica, che il comune di Cavenago ha deciso “di procedere alla tutela, in via giudiziaria, dei legittimi diritti ed interessi dell’amministrazione comunale di Cavenago d’Adda nei confronti della Società in liquidazione Ecoadda per il recupero delle somme pregresse non ancora corrisposte, ricorrendo all’escussione della polizza fidejussoria in essere nonché a tutte le altre possibili azioni idonee a consentire il ristoro di quanto ancora non versato dalla predetta società”. Questo significa che a conferire i rifiuti nella discarica di Cavenago è una società in liquidazione, una società che non ha versato al comune le cifre dovute, e che queste cifre sono talmente ingenti da avviare la riscossione della fidejussione versata?Sottolineo all’Arpa, senza polemica ma per pura conoscenza, la grave pericolosità dell’intera situazione, perché è inutile chiudere le porte della stalla quando tutti i buoi sono scappati.Ringrazio dell’attenzione porgendo distinti saluti

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