L’unica azione sensata è lo sciopero del biglietto per un mese

Sono anni che lavoratori, studenti, cittadini subiscono le angherie di Trenitalia.La rabbia, la frustrazione, la stanchezza, il disagio dei pendolari è a me noto in qualità di ex pendolare e cittadina.Ma quali azioni possono risultare incisive su una situazione che va avanti da anni immemorabili? E che mai nessun tavolo istituzionale, nessun accordo, è riuscito a cambiare ma manco a scalfire minimamente?Ho letto sul «Cittadino» di idee per protestare contro le continue violazioni di Trenitalia per mio conto credo che l’unica azione sensata sia lo sciopero del biglietto, per un mese nessuno fa l’abbonamento, anche i non pendolari. Un mese, un intero mese.Una proposta civile no? Molto più civile della condotta di Trenitalia!Non credete che dopo anni in cui puntualmente abbiamo pagato, e paghiamo, un prezzo per un servizio che puntualmente viene erogato il più malamente possibile ci sia bisogno di azioni forte di disobbedienza civile? Che fanno ci denunciano tutti? Che lo facessero, siamo cittadini non sudditi!!! A me sembra la giusta risposta ad una sopraffazione che continua e persevera da tempo immemorabile. Era il lontano 1999 quando decisi, esausta, di smettere di fare la pendolare e cercarmi un lavoro a Lodi per gli stessi problemi.Ho avuto la fortuna di poterlo fare ma chi non può? Da quanti anni subisce le angherie e violazioni di Trenitalia? Tanti i tavoli istituzionali, tante denunce, proteste ma la situazione è solo peggiorata.Quello che è migliorato invece è il trasporto per il business, l’alta velocità, con costi proibitivi e chi non può permetterselo e vorrebbe viaggiare di notte manco ha più la possibilità. I lavoratori sulla torre non stanno denunciando solo il loro licenziamento ma anche una strategia aziendale tutta prona al business, senza nessuna funzione sociale per il paese. E allora perché si sostiene il trasporto con soldi pubblici? L’indignazione deve prendere forma e sostanza attraverso azioni di disobbedienza civile altrimenti resta un inutile e sterile lamentarsi e bloccare i treni, occupare i binari, non fa che peggiorare una situazione ormai insostenibile per tutti i cittadini.Mi permetto di riportare una versione sconosciuta della celebre poesia di Ada Negri - Cade la neve - pubblicata sul Sole24 ore di domenica che dedico a tutti i viaggiatori.

Nevica su TrenitaliaSui campi e sui binarisilenziosa e lievevolteggiando, la neve cade.Danza la falda bianca,nell’ampio ciel scherzosa,poi sugli scambi si posa,stanca.In mille immote formesempre un agitato sonno dorme.E’ inverno, svolgo il mio lavorsovranosi ripete per darsi quiete.Ignara che agli umani da Trenitaliaimprigionatil’arrivo alla meta è sogno agognatoinvano.Tutto d’intorno sarebbe pace,se ai problemi indifferentidegli utentinon offrisse solo ignobil scusamendaceil comando dell’aziendachechiuso in un oblio profondo,sprezzando il mondotace.

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