Lodi è considerata come la Locride ma nessuno parla

Caro Direttore,

i cicli della storia sembrano avere una durata similare agli esseri umani. Nella storia nulla resta immutabile e tutto evolve per varie ragioni, solitamente attraverso una deriva ed un processo degenerativo: quindi restare ancorati al passato, anche se dal grande significato, è antistorico, insomma non ha senso. Così lo status quo fissato dalla pace di Aquisgrana veniva spazzato via dalla Rivoluzione Francese. Dagli sconvolgimenti da essa prodotti e relative restaurazioni circa 70 anni dopo si è arrivati all’unità d’Italia attraverso la monarchia dei Savoia. Questa ha caratterizzato un periodo di oltre 80 anni della nostra storia per essere poi sostituita dopo il ventennio fascista dalla Repubblica. La quale anch’essa mi sembra giunta al capolinea, almeno nella forma attuale. Come se non bastassero i privilegi dei politici, leggo sul «Cittadino» della scorsa settimana che la Procura di Lodi è considerata sede disagiata, con conseguente bonus di 1.500 euro lordi al mese per chi dovesse accettare il sacrificio di operare in una tranquilla cittadina a 20 minuti di auto da Linate, una oretta dalla Malpensa, da dove andare nel mondo, collegata da 100 treni al giorno a Milano: insomma mica la Locride o l’Ogliastra! O mancano i servizi essenziali come acqua potabile e riscaldamento nella sede? Il bello che ho constatato un silenzio bi-partisan, silenzio anche dai sindacati e da gruppi come i precari, che uno stipendio lordo mensile equivalente se lo sognano. Che sia rassegnazione o l’esser pecora?L’attuale Repubblica potrebbe anche permanere con questa forma, ma almeno per rispetto di coloro che si sono battuti per crearla e difenderla, da De Gasperi, Parri, Nenni, e via andare a Falcone e Borsellino e tutti gli altri che fino ai ns. giorni gli hanno dedicato ed offerto la vita, come ora i militari in Afghanistan, dovrebbe riformare l’Articolo 1 da riscriversi così «L’Italia è una Repubblica di oligarchi privilegiati fondata sul lavoro degli altri fessi silenti».Cordiali saluti.

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