L’integrazione passa anche attraverso i riti della comunità

Gentile direttore ho cercato di vivere la ricorrenza di S. Bassiano con discrezione, quasi da osservatore lontano. Ho cercato, dopo tanti anni in cui ero impegnato in momenti ufficiali e solenni, a curiosare con maggior attenzione come tutta la Città viveva un appuntamento sentito e che riesce a coinvolgere ogni anno migliaia di persone. Le feste patronali sono, a dispetto delle sviluppo di social sempre più impersonali e virtuali, momenti di grande partecipazione emotiva e popolare. Attimi che durano una giornata e che danno un forte senso di coesione alla comunità dove si svolgono. Ho cercato tra le decine di fotografie apparse anche sui social quella che meglio rappresentasse la giornata del 19 gennaio. Una mi ha colpito in particolare perché mi sembra una fotografia che si racconta da sola. Uno scatto che dice molto di più di mille parole, molto più di tanti convegni o iniziative culturali. Una foto che esprime, con il sorriso di due ragazze della nostra città, la gioia e la voglia di mangiare la büseca de San Basàn. E allora grazie a chi quella foto l’ha scattata e grazie a chi lavoro ogni giorni, con pazienza e con costanza, per un processo di integrazione vera che passa necessariamente anche per i riti che caratterizzano la nostra comunità. E penso a come sarebbe bello che il prossimo anno, proprio il 19 gennaio, a distribuire la trippa lodigiana tra in banchi ci fosse anche una delle due ragazze della fotografia.

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