Linea Group farebbe bene a controllare i suoi venditori

Ieri 6 dicembre durante l’intervallo del pranzo due incaricati qualificatisi come collaboratori Linea Group hanno suonato al citofono dell’abitazione di mia madre in via Togliatti a Lodi affermando di avere importanti informazioni da fornire. Mia madre novantenne, solitamente dietro mio suggerimento non risponde a queste richieste ma l’insistenza degli addetti l’hanno convinta ad aprire presentando loro la carta di identità come da richiesta. Fortunatamente ero presente ed ho potuto quindi intervenire allontanandoli ma sollevando peraltro vibranti proteste da parte di uno dei due. Più tardi nel pomeriggio mia madre mi ha riferito che sono ritornati proponendosi nuovamente con una non meglio precisata richiesta.Ora, premesso che mia madre già è cliente Linea Group, non sarebbe più opportuno che la Direzione dell’azienda doti i propri addetti di una anagrafica aggiornata per evitare inutili approcci e che soprattutto istruisca il proprio personale con un bel corso di formazione alla vendita?Raccogliendo informazioni sul territorio e leggendo di altri simili eventi su Il Cittadino, meglio farebbe Linea Group a non trincerarsi dietro affermazioni di estraneità ai fatti ma intervenendo con prontezza e decisione nei confronti di questi «venditori aggressivi».

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