L’impressione di impotenza di fronte al fenomeno

Egregio direttore,si susseguono con esponenziale frequenza i furti tentati o consumati a danno delle case dei lodigiani.Non fa eccezione il nostro paese che, da qualche tempo, è vittima quasi quotidianamente di atti delinquenziali di questo genere, con sottrazione di cose e danneggiamenti di vario genere e tipo.I ladri dimostrano, poi, un’audacia notevole, ove si consideri che nella medesima notte attuano più incursioni, come è avvenuto a Basiasco fra le 2,30 e le 4 del mattino di sabato 1° febbraio.Quello che fino ad alcuni anni fa era un’oasi di tranquillità, è diventato terra di conquista e di scorrerie da parte dei cosiddetti topi d’appartamento.Crescono in misura altrettanto esponenziale la preoccupazione ed il senso di insicurezza da parte di noi residenti, avendo anche l’impressione che poco viene fatto dalle autorità per arginare questo straripante fenomeno. Le giustificazioni che vengono fornite sono quelle di sempre: insufficienti risorse finanziarie a disposizione del Comune, anche solo per installare delle telecamere di videosorveglianza che, se non sono di per sé risolutive, possono tuttavia rappresentare un deterrente; insufficienti organici delle forze dell’ordine e, quindi, inadeguati a svolgere un maggiore e più efficace controllo del territorio.Certo noi residenti dobbiamo fare qualcosa. Al riguardo, secondo l’antico adagio “ aiutati che Dio ti aiuta “, molti di noi si stanno già dando da fare per rendere le nostre case più sicure, ricorrendo ai vari mezzi anti-intrusione che il mercato propone e ciò a costo anche di non indifferenti oneri economici.È necessario che cresca il senso civico fra di noi, affinché ognuno sia vigile e di aiuto ai propri concittadini, segnalando tempestivamente situazioni che facciano pensare ad un possibile ed imminente reato. È quello per il quale si stanno già attrezzando i nostri residenti. Aggiungo anche, al riguardo, che è stato di recente creato un gruppo su Facebook “Basiasco e Mairago uniti contro i furti“ all’interno del quale è possibile formulare opinioni, manifestare anche le proprie emozioni su questo preoccupante fenomeno e dare il proprio contributo di idee.Ciò detto, rimane tuttavia il fatto che non possiamo e non vogliamo sentirci “prigionieri“ dentro le nostre case.Il rischio è che la preoccupazione si trasformi in esasperazione, come si è avuto modo di avvertire nel corso di una riunione fra residenti tenutasi di recente a Basiasco. Onde ovviare a ciò, a mio avviso si rende necessario uno sforzo straordinario perché vengano adottate alcune misure che concretamente ridiano un minimo di fiducia ai cittadini e perché non si sentano abbandonati a se stessi. Il Comune di Mairago dovrebbe prodigarsi per reperire le risorse perché il nostro territorio sia dotato di sistemi di videosorveglianza. Ove occorresse, personalmente sarei anche favorevole ad una sorta di “tassa di scopo“ o comunque ad una colletta cittadina per realizzare tale obiettivo. Nei punti dove ciò sia necessario, come lungo le poche centinaia di metri di strada provinciale che unisce Basiasco a Mairago, occorre installare o migliorare la pubblica illuminazione. Circa la sicurezza generale del territorio, oltre ai Carabinieri ed alla Polizia, penso debba essere coinvolta anche la Polizia Locale, aumentandone la presenza sul territorio stesso con specifici compiti di sorveglianza.Non sono che alcune proposte alle quali altre se ne potrebbero aggiungere da chi volesse dare il proprio contributo. Quello che è certo è che non si può continuare a fare nulla, limitandosi a lagnarsi di quanto sta succedendo.Cordialmente,

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